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Nuovi incontri tra Unione Europea e Cina in vista dell'ingresso di Pechino nella WTO
Continua il trend positivo dell'economia cinese, che è cresciuta del 7,4% nei primi nove mesi di quest'anno
19 ottobre 1999
In previsione di un prossimo ingresso della Cina nella World Trade Organization si moltiplicano le considerazioni sullo stato di salute dell'economia cinese che - insieme con le valutazioni politiche - potrà determinare una conclusione rapida dei negoziati in corso tra Pechino e gli Stati Uniti e l'Unione Europea.
Oltre al recente sensibile incremento degli scambi con l'estero (inforMARE del 14 ottobre), nei primi nove mesi di quest'anno è stata riscontrato il proseguimento del trend positivo dell'economia cinese che è cresciuta del 7,4% rispetto allo stesso periodo del '98. I dati relativi al secondo e terzo trimestre hanno mostrato un tasso di crescita analogo, di poco superiore al 7%, ma il governo attende un incremento più sensibile negli ultimi tre mesi dell'anno. Nel terzo trimestre '99 sono rimasti stabili gli investimenti in impianti e attrezzature effettuati dalle società pubbliche cinesi. Da registrare però nello scorso settembre un calo del 2,8% degli investimenti governativi rispetto allo stesso mese del '98. Nei primi nove mesi di quest'anno la produzione industriale, che rappresenta il 27% del prodotto interno lordo, è aumentata del 9,3% (+8,1% lo scorso settembre), mentre le vendite al dettaglio sono salite del 6,3%. L'indice dei prezzi al dettaglio è calato del 3% e quello dei prezzi al consumo è sceso dell'1,6%. Nei primi nove mesi inoltre gli investimenti esteri (29,2 miliardi di dollari) sono diminuiti del 6,8% (+5% lo scorso settembre).
E' intanto previsto dal 26 al 28 ottobre prossimi un vertice a Ginevra tra una delegazione dell'Unione Europea guidata dal direttore generale della Commissione UE al Commercio, Hans-Friedrich Beseler, e una rappresentativa cinese guidata dal vice ministro per il Commercio Estero e la Cooperazione Economica, Long Yongtu. Si tratta del primo incontro dopo quello avvenuto a Berlino tra il commissario europeo al Commercio, Pascal Lamy, e il ministro del Commercio Estero cinese, Shi Guangsheng, che ha ufficialmente riaperto i negoziati con l'UE all'inizio di questo mese. Nel corso della guerra nei Balcani Pechino aveva infatti interrotto le trattative a seguito del bombardamento NATO dell'ambasciata cinese a Belgrado avvenuto lo scorso maggio. Il dialogo con Washington era stato invece riavviato alla fine di settembre.
A Ginevra si parlerà soprattutto delle richieste avanzate dall'UE in una lettera inviata a Pechino all'inizio di quest'anno in tema di scambi reciproci, incentrata in particolare sulla riduzione dei prezzi di alcune materie prime e di prodotti industriali e sulla maggiore apertura del mercato cinese agli investimenti esteri.
Un nuovo incontro tra Unione Europea e Cina è in calendario a metà novembre a Pechino. L'UE infatti, per evitare di dover accettare tout court un accordo Cina-USA, moltiplica gli sforzi per tenere il passo delle trattative in corso tra Pechino e Washington.
L'obiettivo - considerato da molti però ormai irraggiungibile - è di stringere un'intesa tra le parti prima del vertice dell'organizzazione mondiale del commercio che si terrà a Seattle dal 30 novembre al 3 dicembre prossimi. In quell'occasione si inizieranno infatti a definire le nuove strategie del commercio mondiale, e un'eventuale assenza di Pechino potrebbe far slittare di molto tempo l'ingresso della Cina nella WTO.
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