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Il Giappone ha rilevato diminuzioni delle esportazioni (-7,7%) e delle importazioni (-5,3%) nei primi sei mesi dell'anno fiscale 1999
Per la prima volta dopo due anni tornano positivi import ed export con le altre nazioni asiatiche
25 ottobre 1999
Il surplus commerciale con l'estero del Giappone ha subito nei primi sei mesi dell'anno fiscale 1999 una flessione del 13,6%. Si tratta del primo risultato negativo ottenuto da due anni e mezzo a questa parte. Il valore del deficit - ha reso noto il ministero giapponese delle Finanze - è stato di 6,39 trilioni di yen (60,39 miliardi di dollari).
Le esportazioni hanno raggiunto il valore complessivo di 23,91 trilioni di yen e sono diminuite del 7,7%. Il calo è stato particolarmente sensibile nei settori dell'automobile (-11,1%), che - nonostante una crescita del 3,6% dell'export verso gli USA - ha risentito soprattutto della riduzione dei traffici verso l'Unione Europea, e dei personal computer. Il deficit degli scambi con gli Stati Uniti (3.770,5 miliardi di yen), condizionato dalla flessione delle importazioni, è salito del 10,2%. Una simile crescita del deficit non veniva rilevata da 12 anni e costituisce il sesto risultato semestrale consecutivo con questa tendenza.
Le importazioni sono invece ammontate a 17,52 trilioni di yen e sono diminuite nel primo semestre fiscale del 5,3%. La flessione è stata contenuta dall'incremento del 6,2% registrato nel settore petrolifero. L'export verso le nazioni asiatiche è aumentato dello 0,4%, così come l'import che è cresciuto del 2,5%. Per la prima volta dopo due anni quindi i due indici sono ritornati positivi. Il surplus commerciale con questi paesi è sceso a 1.966,5 miliardi di yen, mentre quello con le nazioni UE è diminuito a 1.728,4 miliardi di yen (-21,3%).
I dati relativi allo scorso mese di settembre indicano una flessione del 9,7% del deficit degli scambi con l'estero, che hanno raggiunto 1,39 trilioni di yen. Le importazioni dall'Asia hanno subito una contrazione per la prima volta nei sei mesi in esame. Il surplus commerciale con gli USA è aumentato per il quinto mese consecutivo e sia le importazioni che le esportazioni hanno subito una contrazione.
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