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Buone probabilità di successo per la candidatura di P&O Ports/Logport alla concessione del quinto terminal a marea sulla Schelda ad Anversa
La joint venture presenta capacità di lavoro integrate e non dirette al solo settore marittimo
9 novembre 1999
La presenza della joint venture P&O Ports/Logport nel porto di Anversa significherebbe per lo scalo belga una massa di investimenti dell'ordine di quattro miliardi di franchi belgi, in attesa che l'amministrazione portuale si decida a far approfondire la Schelda per permettere il passaggio delle navi dell'ultima generazione da 6000 teu. La P&O Ports/Logport - come abbiamo anticipato lo scorso 12 ottobre - sta negoziando con l'amministrazione portuale la concessione del quinto container terminal sottoposto alla marea sulla Schelda.
La candidatura della P&O Ports/Logport ha buone probabilità di successo perché la società non si presenta promettente solo sul versante marittimo, ma anche in altri modi di trasporto, particolarmente in quello ferroviario e in quello fluviale.
La società, se otterrà la concessione, eserciterà un container terminal che in un primo tempo avrà una capacità annuale di traffico di 200.000 teu.
La Logport, che si è alleata ora con la P&O Ports, è una joint venture dell'amministrazione civica di Duisburg, dell'amministrazione portuale di Duisburg e del Land tedesco della Renania del Nord/Westfalia.
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