Il ministero panamense dei Lavori Pubblici realizzerà entro il prossimo 7 dicembre uno studio di fattibilità per la realizzazione di un secondo ponte o di un tunnel per l'attraversamento del Canale di Panama. L'opera servirà come alternativa al Bridge of the Americas, l'unica via di scavalcamento del canale attualmente disponibile per il traffico commerciale. Il progetto avrà un costo di 634.000 dollari e sarà realizzato grazie anche al finanziamento di 400.000 dollari concesso al ministero dalla U.S. Trade and Development Agency (TDA) in cambio di ordini a favore di imprese statunitensi. Nello scorso febbraio infatti la U.S. Trade and Development Agency si era aggiudicata un finanziamento di 800.000 dollari delle autorità panamensi per la realizzazione di due studi di fattibilità per progetti sul Canale di Panama.
L'indagine svolta dal ministero dei Lavori Pubblici sarà suddivisa in due fasi. Nella prima sarà condotta una ricerca sul traffico che attraversa il Canale, sulla possibile localizzazione dell'opera, sulle implicazioni ambientali e sui costi necessari per lo svolgimento dei lavori. Nella seconda fase sarà realizzato un progetto preliminare in base a quanto previsto dalla TDA.
Nel 1962, anno della sua apertura, il Bridge of the Americas sosteneva un traffico giornaliero di 9.500 veicoli, contro i 35.000 attuali.
La seconda sovvenzione di 400.000 dollari ottenuta dalla TDA sarà utilizzata invece per realizzare uno studio di fattibilità per la costruzione di una nuova serie di chiuse nel Canale di Panama. La progettazione, che complessivamente costerà 1,2 milioni di dollari, sarà condotta dalla Syncrolift, Inc. di Miami. Lo studio ha l'obiettivo di definire le modalità per garantire il passaggio nel Canale a navi di portata elevata. Attualmente infatti nel Canale possono transitare unità con una portata lorda massima di 65.000 tonnellate. Il passaggio di navi più grandi provocherebbe un rallentamento del traffico, molto congestionato, e richiederebbe maggiori volumi d'acqua. La Suncrolift propone la realizzazione di una terza serie di chiuse destinate al transito della gran parte delle navi di piccole dimensioni, lasciando le attuali chiuse a disposizione delle unità di portata maggiore. Le opere consentirebbero inoltre di riservare maggiori volumi d'acqua alle chiuse più grandi e garantirebbero la fluidità del traffico nel Canale. |
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