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In crisi l'Europe Combined Terminals del porto di Rotterdam
Due servizi della Grand Alliance hanno scelto altri terminal. Ritardi nei traffici ferroviari e fluviali, ed ora anche in quelli camionistici
23 novembre 1999
La struttura organizzativa dell'Europe Combined Terminals (ECT) del porto di Rotterdam, il container terminal certamente più importante d'Europa, scricchiola e perde colpi. Due dei quattro servizi settimanali del gruppo Grand Alliance (P&O Nedlloyd, Hapag Lloyd, Malaysian International Shipping Company, Nippon Yusen Kaisha e Orient Overseas Container Lines), hanno lasciato lo scalo al Delta Terminal dell'ECT e lo hanno trasferito ad Anversa (il provvedimento, secondo gli armatori del gruppo, è però temporaneo in attesa di una decisione definitiva).
La direzione del terminal invoca problemi al sistema informatico e cerca all'esterno i motivi della sua defaillance; è certo tuttavia che se non porrà presto rimedio alle disfunzioni che ne assillano il regolare funzionamento dovrà presto subire la concorrenza di porti, come quello di Anversa, che si sono prontamente messi a disposizione dei nuovi traffici. Il servizio che ha trasferito lo scalo ad Anversa equivale a 125.000 teu l'anno.
Un periodo di normale operatività aveva fatto presumere che ECT avesse risolto i problemi più gravi. Poi sono riprese le difficoltà. La società terminalista attribuisce le disfunzioni soprattutto al sistema informatico e alla carenza di personale qualificato che possa risolvere i malfunzionamenti.
Di questa situazione soffrono anche i collegamenti ferroviari. La compagnia di navigazione Maersk Line, coazionaria nell'European Rail Shuttle (ERS) insieme con l'ECT, minaccia di far transitare il suo traffico diretto ai porti tedeschi attraverso la Repubblica Ceca e la Polonia, perché in questi ultimi tempi il ritardo di due o tre giorni nei traffici ferroviari sta diventando sempre più pesante. Anche la NS Cargo cerca di porre rimedio ai ritardi accusati dai suoi servizi navetta.
I collegamenti fluviali sono compresi nella sequela dei disservizi. La linea tra Rotterdam e Moerdijk ha già perso il dieci per cento del traffico: i ritardi nelle consegne arrivano anche a due giorni.
Il settore che soffre meno per lo sfasamento del traffico nell'ECT è quello camionistico, perché la società terminalista e i trasportatori hanno raggiunto un accordo sulla corresponsione di un indennizzo se i camion rimangono in attesa più di un'ora e mezza ad uno dei terminal ECT. Tuttavia, nonostante l'accordo e l'accumularsi degli indennizzi, anche in questo settore le attese incominciano a farsi più numerose e pesanti.
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