La statunitense Carnival Corporation ha avanzato un'offerta del valore complessivo di 1,7 miliardi di dollari USA per acquisire il controllo della NCL Holding ASA, gruppo crocieristico norvegese a cui fanno capo la Norwegian Cruise Line, l'Orient Lines e la Norwegian Capricorn Line. L'offerta è di 30 corone norvegesi per ogni azione NCL, valore che rappresenta il 32,2% del premio sul prezzo di chiusura delle azioni NCL di martedì scorso e rappresenta circa il 40% del premio sul valore medio calcolato su 30 giorni.
L'offerta ha validità fino alle ore 16.00 - ora di Oslo - del prossimo 22 dicembre. Il buon esito dell'operazione - il cui advisor è la Christiania Markets di Oslo - è condizionato alla cessione della maggioranza delle azioni NCL alla Carnival, al benestare di tutti soggetti istituzionali coinvolti e all'espletamento di tutte le procedure normative legate all'acquisizione, tra cui il rispetto del periodo di attesa previsto dall'Hart-Scott-Rodino Antitrust Improvements Act del 1976.
Carnival ha sottolineato che l'acquisizione non comporterà una diminuzione degli utili per azione nel 2000, ma anzi ne determinerà un accrescimento dal 2001.
L'offerta è stata accolta con sorpresa da molti osservatori, in considerazione del fatto che alcuni mesi fa erano circolate voci sulla possibile acquisizione da parte della Carnival della compagnia crocieristica Princess Cruises del gruppo britannico P&O.
Sebbene da Oslo non siano ancora giunte dichiarazioni ufficiali in merito all'offerta avanzata dalla Carnival, NCL ha comunque fatto sapere che la proposta del gruppo americano è "inadeguata".
Il presidente e amministratore delegato del colosso crocieristico statunitense, Micky Arison, ha affermato che Carnival intende mantenere l'identità e il marchio delle varie compagnie che fanno o faranno parte del gruppo, fra cui la NCL, permettendo loro di operare autonomamente sotto la direzione del proprio management. Le compagnie crocieristiche acquisite dalla Carnival - ha detto Arison - sono diventate più forti, hanno realizzato maggiori profitti ed è anche aumentato il loro personale. Arison ha ricordato inoltre che Carnival Corporation ha già legami con la Norvegia attraverso la sua compagnia Seabourn Cruise, compagnia con marittimi e ufficiali norvegesi e con alcune navi iscritte nel registro norvegese fondata dall'imprenditore norvegese Atle Brynestad che siede nel consiglio d'amministrazione del gruppo statunitense.
Il gruppo Carnival Corporation comprende le compagnie crocieristiche Carnival Cruise Lines, Holland America Line, Windstar Cruises, Cunard Line Limited (che opera con i marchi Cunard e Seabourn), ed ha partecipazioni nella Costa Crociere e nella Airtours plc. La flotta complessiva che fa capo alla Carnival è di 45 navi, denominate "Fun Ships".
NCL controlla due marchi, Norwegian Cruise Line (che ha sede a Miami come la Carnival) e Orient Line, che gestiscono una flotta composta da nove navi crociera per una capacità complessiva di 12.456 passeggeri. Una nuova unità della capacità di 2.000 passeggeri, la Norwegian Sun, verrà consegnata alla Norwegian Cruise Line nel 2001. NCL possiede inoltre il 50% del capitale della Norwegian Capricorn Line, compagnia che opera in Australia. |
|