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Il "millenium bug" non costituirà un problema per la compagnia P&O Nedlloyd
La sicurezza però è stata raggiunta dopo due anni di lavoro e l'investimento di milioni di dollari
18 dicembre 1999
Il "millenium bug", temuto da tante società armatrici, non costituirà un problema per la compagnia di navigazione anglo-olandese P&O Nedlloyd, che oltrepasserà tranquillamente la soglia del millennio. Il vertice della società afferma tuttavia che per poter superare senza tema di sconvolgimenti la temuta data ha dovuto lavorare duramente per due anni e investire milioni di dollari in tecnologie d'informazione che le permettono di garantire ai suoi clienti la regolare consegna delle loro merci anche dopo il passaggio al 2000.
La flotta del gruppo armatoriale è composta da 60 navi portacontainer di sua proprietà e da 54 noleggiate. In queste navi sono stati testati tutti i computer di bordo, i sistemi di posizionamento e i telefoni satellitari.
Si completa intanto l'organizzazione della compagnia in Italia, con l'accentramento di tutte le funzioni a Milano. A Genova, abbandonata dalla compagnia in fase di riorganizzazione del settore italiano, rimarrà tuttavia un ufficio commerciale (con indirizzo diverso dall'attuale).
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