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La divisione portuale del gruppo Hutchison Whampoa di Hong Kong potrebbe diventare una società autonoma
Molti analisti hanno ipotizzato il suo ingresso nel listino azionario newyorkese
2 dicembre 1999
Dopo aver occupato ampi spazi nelle cronache economiche per le proprie iniziative nel lucroso settore della telefonia mobile, vero e proprio terreno minato su cui si sta combattendo una delle battaglie più aspre della globalizzazione, il gruppo Hutchison Whampoa di Hong Kong è ad un passo dall'effettuare un'importante operazione anche nel settore portuale. Il gruppo avrebbe infatti intenzione di dare vita autonoma alla propria divisione portuale, da cui ottiene circa il 30 per cento degli utili complessivi del gruppo, cioè una somma che quest'anno ammonterà ad oltre 700 milioni di dollari USA di cui oltre 400 milioni garantiti dall'Hutchison International Terminals di Hong Kong.
La via indicata da molti analisti è quella di una società quotata alla Borsa di New York già all'inizio del prossimo anno.
Il gruppo Hutchison Whampoa controlla imprese terminalistiche in tutto il mondo e ultimamente ha acquisito il 35% dell'Europe Combined Terminals (ECT) di Rotterdam, una quota che doveva essere del 50% ma che è stata ridotta a seguito della bocciatura del primo accordo di cessione da parte della Commissione Europea (inforMARE del 1° novembre).
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