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Salvato dal fallimento il cantiere navale britannico Harland & Wolff
Il pericolo è stato scongiurato grazie ad un accordo tra i sindacati e la compagnia armatrice Global Marine, che ha in costruzione nel cantiere due navi perforatrici
4 gennaio 2000
Il cantiere navale britannico Harland & Wolff, filiale del gruppo norvegese Fred. Olsen Energy ASA, ha evitato il fallimento, che si profilava all'orizzonte come certo. Il pericolo è stato scongiurato grazie ad un accordo tra la compagnia armatrice Global Marine e le organizzazioni sindacali, che hanno accettato le proposte della proprietà. Rimane però ancora da discutere il pagamento dei sovraccarichi di lavoro.
L'accordo, secondo il direttore generale del cantiere, permetterà di concludere la costruzione di due navi perforatrici a grande profondità ordinate dalla Global Marine e di andare alla caccia di nuove commesse. Ma per far questo - ha precisato - è necessario che il governo ci metta su un piano di parità con gli altri cantieri navali europei.
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