Il primo varo italiano del terzo millennio è avvenuto ieri nel cantiere navale Fincantieri di Marghera (Venezia), dove c'è stato il varo tecnico per galleggiamento della nave crociera Amsterdam di 60.000 tonnellate di stazza lorda, costruita per conto della Holland America Line (HAL) del gruppo Carnival Corporation, cliente praticamente fisso del cantiere veneziano. La Fincantieri negli Anni Novanta ha infatti costruito per la HAL le navi crociera da 55.000 tsl Statendam (1992), Maasdam (1993), Ryndam (1994) e Veendam (1996), la Rotterdam da 60.000 tsl nel 1997 e la Volendam di 61.000 tsl l'anno scorso.
La nuova unità ha 690 cabine, delle quali 171 con balcone privato; può trasportare 1380 passeggeri e 640 persone d'equipaggio. E' lunga 238 metri, larga 32,25 (panamax) e alta oltre 46 metri dalla linea di galleggiamento. Il pescaggio è di 8,1 metri e la velocità di 24,5 nodi. La stazza lorda è di 61.000 tonnellate.
La nuova unità ha caratteristiche simili a quelle della Rotterdam, consegnata alla HAL nel 1997, ma ne differisce per il sistema di propulsione. La Amsterdam è equipaggiata infatti con due gruppi Azipod da 15,5 mW ciascuno. Il sistema Azipod consiste in un piede rotante immerso che contiene il motore elettrico di propulsione, che muove anche l'elica del piede. L'elica quindi provvede alla propulsione e, ruotando con il piede, anche alla direzione della nave.
Il sistema Azipod è prodotto dalla ABB Azipod OY, una società del gruppo ABB della quale la Fincantieri è socio con quota paritetica insieme con un cantiere navale finlandese. |
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