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Il governo de La Valletta vuol cedere il controllo del Malta Freeport di Marsaxlokk
Il porto è dotato di due grandi container terminal (One e Two) di rispettivamente 247.000 e 210.000 metri quadrati, dotati di 15 gru postpanamax, di una gru panamax e di una gru mobile
11 gennaio 2000
Il governo di Malta ha deciso di privatizzare il Malta Freeport di Marsaxlokk e la compagnia aerea di bandiera Air Malta per ridurre il debito nazionale, nella prospettiva di presentare la candidatura della piccola nazione membro all'Unione Europea. La politica di privatizzazione, che è diventato un argomento di sempre maggior attualità a Malta, si può dire che ora abbia il primo posto nell'agenda del governo de La Valletta. "Il governo - ha detto il ministro delle Finanze John Dalli - ha l'intenzione di svolgere una politica di controllo, e non di gestione delle imprese".
E' stato formato un comitato che dovrà identificare i candidati più idonei e decidere quale formula applicare a ciascun caso: la vendita pubblica di azioni, la vendita ad un partner strategico o una combinazione di ambedue le azioni. La privatizzazione delle attività economiche, con il taglio della spesa pubblica e l'avvio di un'economia più competitiva, è considerata la chiave per rendere accettabile il tentativo di Malta di diventare membro dell'UE. La Malta Freeport Corporation, che non è ancora riuscita a presentare bilanci attivi a causa dei prestiti fatti dal governo per consolidarne le strutture, e l'Air Malta sono i primi candidati alla privatizzazione.
Prima dell'inizio dell'attività del porto di Gioia Tauro il container terminal di Malta era considerato un porto con un grande avvenire, che avrebbe conteso il primato del traffico di transhipment dei container solo ad Algeciras. Ora divide con lo scalo italiano, in attesa dell'inaugurazione dei porti container di Cagliari e di Taranto, lo scalo di molti servizi regolari. Le navi di importanti compagnie di navigazione vi fanno scalo, e dal Malta Freeport si dipartono una cinquantina di servizi feeder settimanali per tutto il Mediterraneo. L'anno scorso sulle sue banchine sono passati oltre un milione di teu.
Clienti del Malta Freeport sono la compagnia CMA CGM, che ora è in joint con la Maersh Sealand sulla rotta USA-Mediterraneo, e le compagnie membri della Grand Alliance (Hapag Lloyd, MISC, NYK, OOCL e P&O Nedlloyd). Queste società armatrici collegano Malta con oltre 90 porti nel mondo.
L'ubicazione geografica dei due porti concorrenti, Gioia Tauro e Malta, assegnerebbe più probabilità di successo al primo (oltre 2 milioni di teu l'anno scorso), poiché sorge nel continente e quindi può svolgere anche la funzione di porto scalo di servizi diretti, mentre l'insularità di Malta le permette solo traffico container via transhipment. In realtà gran parte del traffico di Gioia Tauro si svolge nello stesso modo, mentre quello relativo a servizi diretti è, almeno per ora, una percentuale molto piccola di quello totale.
Il porto maltese ha due grandi container terminal (One e Two), che si estendono su una superficie di 274.000 e 210.000 metri quadrati. Il primo ha una banchina rettilinea lunga un chilometro con profondità d'acqua di 14,5 metri e un'altra banchina lunga 168 metri con profondità d'acqua di 9,5 metri. Il secondo ha tre banchine lunghe 480, 660 e 118 metri, oltre ad un terminal per navi ro-ro con banchina lunga 220 metri. L'intero settore ha una profondità d'acqua di 15,5 metri. I container terminal One e Two sono equipaggiati con 15 gru postpanamax, una gru panamax ed una gru mobile.
Quanto ad Air Malta, la compagnia aerea ha accordi con altre aviolinee per incrementare il proprio traffico aeromerci. Ha accordi con American Airlines, Delta, Air Lines, Japan Airlines, Sabena Belgian Airlines e Singapore Airlines.
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