Dopo l'accordo in sede nazionale tra governo francese e organizzazioni sindacali sulla riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore settimanali, in ognuno dei sei porti autonomi (Marsiglia, Le Havre, Rouen, Bordeaux, Dunkerque, Nantes/St. Nazaire) vengono presi accordi in tal senso.
Due settimane fa è toccato alla direzione del porto di Nantes, colpito dall'inquinamento da petrolio per l'affondamento dell'Erika, negoziare con i sindacati di categoria il nuovo regime, ma l'accordo deve ancora ottenere l'approvazione del ministero dell'Impiantistica e del Segretariato di Stato al Bilancio.
L'intesa prevede un aumento dei giorni di riposo per permettere di ridurre a 35 ore la durata media dell'orario settimanale di lavoro, con miglioramenti dell'organizzazione del lavoro e quindi con aumento della competitività. La direzione del porto ha anche annunciato l'assunzione, entro la fine di quest'anno, di 40 persone, tenendo conto dell'accordo sulla stabilità dei salari per i prossimi tre anni, preso dall'Union des Ports Autonomes et des Chambres de Commerce et d'Industrie Maritimes.
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