Il presidente della Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica), Aldo Gatti, ha chiesto un nuovo intervento decisivo del governo sulle imposte sui carburanti per liberare il trasporto merci dalla crescita forzata delle tariffe e contenere così la spinta inflazionistica da esso generata
Con una lettera indirizzata a Massimo D'Alema, Aldo Gatti propone infatti di «stabilire un meccanismo di autocompensazione tra l'aumento internazionale del costo industriale del gasolio e le tassazioni dirette ed indirette su questo consumo primario e non comprimibile, in una misura che il prezzo del carburante alla pompa sia mantenuto costante ad un livello non eccedente 1500 lire/litro al lordo di IVA (oggi a quota 1703)».
Come si legge nella lettera, «l'onere odierno del gasolio (che dopo la manodopera è la più importante voce di costo dell'autotrasporto merci, circa un quarto dell'incidenza chilometrica) è cresciuto di oltre il 25% nel corso degli ultimi mesi. Soltanto la componente energetica ha quindi contribuito ad un aumento del costo complessivo del trasporto merci su strada di oltre il 5%. Il trasferimento del costo di trazione sul prezzo finale al consumo di ogni genere di merce è quindi diventato di per sé la maggiore fonte dell'inflazione che stiamo registrando mese per mese».
La Confetra aveva già chiesto una soluzione del problema nello scorso ottobre. Di qui la rinnovata richiesta «di urgenti ed ulteriori interventi, oltre quelli già presi nei mesi scorsi, che però si sono dimostrati purtroppo totalmente insufficienti, per utilizzare le leve dell'accisa con la massima flessibilità , accisa che d'altronde e tra le più elevate d'Europa».Struttura prezzo del gasolio per autotrazione (aggiornato al 10/3) (fonte Confetra - ministero dell'Industria)
Prezzo medio al Consumo | Accisa | IVA | Totale imposte | Prezzo al netto di imposte |
1703,75 | 747,397 |
283,958 | 1031,355 | 672,395
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