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Con 58,1 milioni di tonnellate complessive è cresciuto del 3,8% il traffico del porto di New York - New Jersey nel 1999
La movimentazione container ha superato 2 milioni di teu, con un incremento del 7,9% sul 1998
16 marzo 2000
Nel 1999 il porto di New York - New Jersey ha movimentato 2.025.000 teu, con un incremento del 7,9% sull'anno precedente (1.877.000 teu). Le importazioni sono state pari a 1.361.000 teu (+12.8% sui 1.206.000 teu del 1998), mentre le esportazioni sono calate a 664.000 teu (-0,9% sui 670.556 teu del 1998).
Il valore complessivo delle merci transitate nel porto è stato lo scorso anno di 72,097 miliardi di dollari, con un incremento del 2,1% sui 70,625 miliardi di dollari del 1998.
Il traffico complessivo è stato di 58,1 milioni di tonnellate, con un aumento del 3.8% sui 56 milioni di tonnellate del 1998 (da tener presente che le statistiche del porto sono tutte espresse in tonnellate da 1016 kg). Globalmente le merci varie, con 17,9 milioni di tonnellate complessive, hanno registrato una crescita del 7,3% (16,7 milioni nel 1998). In questo settore le importazioni sono cresciute dell'11,3% (13,55 milioni di tonnellate contro 12,19 milioni nel 1998), mentre le esportazioni sono diminuite del 3,5% (4,345 milioni di tonnellate contro 4,5 milioni nel 1998).
Le rinfuse, con un totale di 40,24 milioni di tonnellate, sono salite del 2,3% (39,352 milioni nel 1998). Le esportazioni di rinfuse sono state nel 1999 di 1,6 milioni di tonnellate (+14,4%) e le importazioni di 38,636 milioni di tonnellate (+1,8%).
Il Nord Europa è stato ancora nel 1999 il mercato di riferimento più importante per il porto statunitense: questi traffici sono stati infatti pari a 6,063 milioni di tonnellate di merci varie e a 661.000 teu pieni, con un incremento dell'1,5% sul 1998 (l'incremento medio dei traffici tra Stati Uniti e Nord Europa è stato nel 1999 dell'1,3%). Dopo l'Europa le maggiori correnti di traffico sono state quelle con il Far East, il sud-est asiatico e l'America Latina/Caraibi.
Le nazioni che hanno esportato il maggior quantitativo di carichi negli Stati Uniti via New York - New Jersey sono state Cina, Italia, Germania e Francia, mentre il più alto tasso di incremento delle importazioni attraverso il porto statunitense è stato registrato da Russia/Ucraina/Belarus, Perù, Colombia, Tailandia e Argentina.
Le esportazioni statunitensi via New York - New Jersey sono state dirette principalmente a Corea, Regno Unito, Cina, Olanda e Indonesia. Il tasso di crescita maggiore è stato rilevato però per le esportazioni per Egitto, Filippine, Cina, Corea e India.
Commentando i risultati ottenuti l'anno scorso dallo scalo, il presidente dell'Autorità Portuale Lewis M. Eisenberg ha detto che l'attività portuale di New York - New Jersey è uno dei cardini della prosperità economica della regione e fornisce 165.000 posti di lavoro in entrambi gli Stati. Secondo Eisenberg le prospettive di crescita dei traffici internazionali consentono di prevedere la formazione di altri 10.000 posti di lavoro in futuro, purché - per far fronte alla crescita della domanda - si effettuino gli investimenti necessari per creare nuovi terminal portuali e ampliare gli esistenti.
Il direttore esecutivo della port authority, Robert E. Boyle, ha sottolineato la distanza che separa New York - New Jersey dai porti concorrenti della costa atlantica degli Stati Uniti: lo scalo della metropoli newyorkese movimenta infatti una quantità di container più che doppia rispetto al primo concorrente (Norfolk) e mostra un tasso di crescita superiore agli altri porti. Infatti nel 1999 New York - New Jersey si è assicurato il 57,4% del traffico containerizzato del Nord Atlantico, contro il 55,7% del 1998. Le previsioni sono inoltre del tutto rassicuranti, visto che per il 2010 - ha detto Boyle - è stimato il raddoppio del volume di traffico nel porto.
Delineando l'evoluzione delle diverse correnti di traffico Lillian C. Borrone, direttrice del settore commerciale, ha spiegato che nel 1999 è continuata la crescita degli scambi con l'Asia: «abbiamo riscontrato un 14% di incremento dei traffico containerizzato con il Far East e circa l'8% di aumento con il sud-est asiatico, grazie - ha spiegato - alla continua crescita della domanda statunitense e alla ripresa delle economie asiatiche». Forti delle previsioni di ulteriore crescita dei traffici tra il porto di New York - New Jersey e l'Asia - ha aggiunto - ci aspettiamo un maggior numero di navi oceaniche sulle rotte all-water per New York, che utilizzano sia il canale di Panama che quello di Suez. Lillian Borrone ha sottolineato che, sebbene i porti della West Coast continuino a movimentare oltre l'80% dei traffici con l'Asia, gli scali atlantici guidati da New York - New Jersey hanno ottenuto un incremento della loro quota di traffico con l'Asia, che è passata dal 18,9% nel 1998 al 19,6% nel 1999. «Si tratta - ha detto - di un incremento modesto, che rappresenta comunque un significativo indicatore delle potenzialità che il mercato ci offre».
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