«A Venezia trovo del tutto singolare il fatto che l'Autorità Portuale non rivolga al rappresentante di governo le solite lamentele, ma anzi lo si tranquillizzi illustrando una situazione che propone chiari programmi di sviluppo». Con questa dichiarazione il sottosegretario del ministero dei Trasporti e della Navigazione, Mario Occhipinti, si è congedato da Venezia, prima tappa di un viaggio conoscitivo per conoscere la situazione e le prospettive della portualità nazionale. «Ciò - ha aggiunto il sottosegretario - vi fa onore e questo dev'essere un porto preso a modello quando i porti debbono sempre più aprirsi a gestioni manageriali per reggere e competere nel confronto internazionale».
Il senatore Occhipinti è stato accompagnato nella visita alle strutture ed infrastrutture portuali di Venezia Marittima e di Portomarghera e del sistema informatico di Teleporto Adriatico dal presidente e dal segretario generale dell'Autorità Portuale, Claudio Boniciolli ed Andrea Razzini, dal comandante della Capitaneria di Porto ammiraglio Giuseppe Ciulli e dal console della Compagnia dei Lavoratori Portuali (CLP) e rappresentante dei terminalisti, Dante Bolognati.
Il sottosegretario ha espresso soddisfazione ma soprattutto sorpresa «per aver constatato il grande recupero sia in termini strutturali che culturali che Venezia sa oggi proporre rispetto allo stereotipo che si ha dei siti portuali, generalmente degradati sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale».
Il sottosegretario si è impegnato nella pronta definizione dell'articolo 17 sul riordino del lavoro portuale, «che già stiamo per porre all'attenzione dell'aula parlamentare, temi questi di grande attualità e che, una volta risolti, potrebbero dare finalmente via libera al rilancio, su scala mondiale, della portualità nazionale». |
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