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Costerà oltre 24 milioni di euro ripristinare la navigazione nel Danubio
L'intervento riguarda essenzialmente tre ponti distrutti nella regione di Novi Sad
30 marzo 2000
La navigazione nel Danubio è ancora seriamente ostacolata dai ponti distrutti dalle bombe sganciate dagli aerei nel corso della guerra della NATO contro la Serbia. Di questa situazione non soffre soltanto la Serbia, ma anche l'Austria, la Romania e l'Ungheria.
Ora l'Unione Europea avrebbe deciso di mettere a disposizione i mezzi finanziari necessari per i lavori di ripristino dei ponti danubiani in Jugoslavia. Il costo di questi lavori dovrebbe superare i 24 milioni di euro. Gli interventi riguarderanno essenzialmente tre ponti situati a Novi Sad, che bloccano la navigazione e provocano perdite che vengono stimate da 100 milioni a un miliardo di dollari.
Austria e Ungheria insieme con alcuni specialisti jugoslavi hanno elaborato dei piani di sgombero che in pochi mesi - due o tre al massimo - dovrebbero consentire di eliminare le macerie che ostacolano il transito dei mezzi navali. La Commissione del Danubio ha accettato questi piani e, insieme con la richiesta di aiuto finanziario, li ha trasmessi all'Unione Europea.
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