E' arduo e rischioso il piano dell'area ad economia forte ligure-padana di inserirsi a pieno titolo nei traffici orizzontali Asia-Europa-America, vincendo la terribile concorrenza sprigionata dall'area nordeuropea. Tale possibilità può essere tradotta in atto solo se l'area ligure-padana e il grande quadrilatero del sud Europa con vertici a Marsiglia, Lione, Milano e Genova, con «una radicale modernizzazione dei loro ordinamenti, tecnologie e organizzazione del territorio delle regioni costiere interne interessate, possono affiancare la capacità di essere centri di professionalità, industrie e terziario marittimo avanzati, quindi di essere le basi dei sistemi logistici di alto livello. E se hanno un sistema di infrastrutture di collegamento, stradale e ferroviario, con il comune retroterra europeo, adeguato e avanzato, per livello tecnico e capacità».
L'affermazione è di Ugo Marchese, direttore della Sezione Economia dei Trasporti e Geografia Economica della Facoltà di Economia dell'Università di Genova, nello studio "Liguria, Piemonte, Nord Ovest: regione forte del Sud Europa e reti transeuropee di trasporto", che riportiamo integralmente nel nostro giornale tra le pubblicazioni del Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi dell'ateneo genovese.
Marchese afferma che è necessario individuare i lineamenti fondamentali di un disegno infrastrutturale che, nell'ambito delle reti transeuropee di trasporto, consentano a Liguria e Piemonte di svolgere il ruolo centrale che, con la Lombardia, ad esse compete nella visione integrata delle due macroaree (le citate aree ligure-padana e il "grande quadrilatero").
Le correnti di traffico marittimo tra Europa ed Asia con scali in Mediterraneo hanno un vantaggio di 5-6-7 giorni di navigazione rispetto ai porti nordeuropei, ma i porti e le regioni interessate devono costruire sistemi logistici in grado di far valere quel vantaggio e, in prospettiva, di rendere possibile un'interconnessione tra le reti di trasporto interno ad alta velocità o ad alta capacità.
Tra i quindici capitoli dello studio di Marchese vi è anche un interessante esame delle rotte pendulum che collegano Nord America con Mediterraneo e Asia orientale.
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