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Si riunisce oggi il cda di Alitalia per discutere della rottura dell'alleanza con KLM
Al di là di un improbabile riavvicinamento al vettore olandese, la compagnia italiana sembra intenzionata a scegliere un nuovo partner europeo (Air France o Swissair)
2 maggio 2000
L'amministratore delegato dell'Alitalia, Domenico Cempella, riferirà oggi ai membri del cda della compagnia aerea italiana sulla rottura dell'alleanza con KLM. Il 28 aprile infatti il vettore olandese aveva unilateralmente deciso di interrompere con effetto immediato la partnership con l'Alitalia, motivando la scelta con la perdurante incertezza sul futuro dell'aeroporto milanese di Malpensa, il cui pieno funzionamento era alla base dell'intesa tra i due vettori, e sulla mancata conclusione del processo di privatizzazione della compagnia italiana che secondo gli accordi dovrebbe essere portato a termine entro il prossimo 30 giugno, data che ormai sembra impossibile possa essere rispettata.
La rottura dell'accordo comporta la restituzione da parte di Alitalia dei 100 milioni di euro che KLM aveva versato come compenso degli investimenti sostenuti per l'avvio del nuovo aeroscalo di Malpensa.
Due opzioni saranno con ogni probabilità vagliate oggi dal cda dell'Alitalia. Al di là di un improbabile riavvicinamento a KLM, chiesto da più parti ma considerato inattuabile, Alitalia sembra intenzionata invece a individuare al più presto un nuovo partner. Tra i candidati ci sarebbero Air France, considerata al tempo dell'accordo con la KLM una valida alternativa al vettore olandese, e la Swissair.
Alitalia ha intanto ripristinato gli incarichi delle funzioni commerciali dell'area asiatica del Pacifico, dell'Africa, della Francia e Benelux, dell'Europa centrale e orientale, che erano stati affidati a KLM.
Entrambe le compagnie hanno affermato che la rottura dell'accordo non avrà ripercussioni sull'operatività dei voli passeggeri e merci.
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