Nello scorso dicembre sei gruppi armatoriali, sùbito denominati la "gang of six" (A.P. Moeller, Danimarca, 8 navi; Euronav, Belgio, 9 navi; Frontline, Norvegia, 12 navi, Overseas Shipholding Group, Stati Uniti, 4 navi; Osprey Maritime, Singapore, 4 navi; e Nord Klaus & Oldendorff, Germania, una nave) hanno costituito la Tankers International LCC per la gestione in pool delle proprie flotte di VLCC, che insieme assommano a 38 petroliere (inforMARE del 26 gennaio). Ora l'armatore norvegese John Fredriksen per mezzo della sua filiale Frontline, che il mese scorso ha acquistato il 16% delle obbligazioni della Golden Ocean, tenta di far entrare nel pool questo armamento canadese che possiede 17 petroliere, con le quali la flotta del gruppo passerebbe a 55 VLCC, assumendo un peso di rilievo sul mercato dei noli.
Un altro armamento del gruppo, l'americano Overseas Shipholding Group, farà entrare nel pool otto navi da 300.000 tonnellate di portata lorda la cui costruzione è stata commissionata al cantiere sudcoreano Hyundai, che verranno consegnare a partire dal 2002. Le prospettive del pool sono quindi di un rapido ampliamento, ma l'armatore Fredriksen non si è dichiarato d'accordo sull'estensione del gruppo a navi in costruzione, poiché il mercato delle VLCC è già saturo e i tassi di nolo per queste navi sul mercato spot sono di circa 300.000 dollari il giorno, ma non accennano a migliorare. Se i cantieri sforneranno altre unità, i noli cadranno in verticale.
Presidente di Tankers International è Soeren Skou, vice presidente di A.P. Moeller. Il pool ha un'agenzia a Londra guidata da Michael Steimler, presidente di Euronav. |
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