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I porti dell'Alto Adriatico costituiscono un range importantissimo per i traffici mondiali
Nel corso di un convegno a Venezia il presidente dell'Autorità Portuale lagunare ha detto che il Veneto, anche attraverso il porto di Venezia, ha il compito di controllare e di sviluppare gli scambi di persone e di merci con l'Europa dell'Est
5 maggio 2000
Si è svolto a Venezia un convegno organizzato dalla Fondazione ENI Enrico Mattei su "Nuova portualità e sviluppo urbano e regionale". Il presidente dell'Autorità Portuale, Claudio Boniciolli, aprendo il convegno ha detto che «il porto di Venezia è inserito in una rete di cui è importante nodo. Una rete che nell'organizzazione globale dell'economia avvolge tutto il pianeta. Il Mediterraneo, l'Adriatico e l'Alto Adriatico, con i porti di Ravenna, Venezia, Trieste e quelli minori di Chioggia, Monfalcone e Porto Nogaro, con Capodistria e Fiume, tornano ad essere, anche in prospettiva dello sviluppo dei Paesi dell'Est Europa, un bacino importantissimo per i traffici mondiali. Il Triveneto, insieme con la Baviera, con l'Austria, con la Svizzera, con la Slovenia e con la Croazia - ha ancora detto Boniciolli - viene a costituire una macroregione di riferimento per l'Unione Europea che rappresenta il principale blocco economico del mondo».
«Controllare dunque attraverso i porti, le ferrovie, le strade, le vie aeree e quelle telematiche gli scambi di merci e di persone - ha concluso il presidente - è uno dei compiti che il Veneto si attribuisce e che gli è riconosciuto anche attraverso il porto di Venezia e del sistema Alto Adriatico, da tutta l'Europa».
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