La segreteria nazionale del sindacato FILT CGIL ha emesso un lungo comunicato, firmato da Mario Sommariva, intervenendo nella vertenza che oppone gli equipaggi dei rimorchiatori livornesi all'azienda concessionaria dei servizi di rimorchio, la Fratelli Neri, di cui sono dipendenti, che causa con astensioni dal lavoro il blocco dei movimenti di navi nel porto labronico.
Il sindacato accusa l'azienda che ha in appalto i servizi di rimorchio di pretendere l'articolazione dei turni di lavoro sulla base di prestazioni continuative di 24 ore. Ai fini dell'efficienza e della competitività del porto, afferma il sindacato, e per l'esigenza di un servizio sempre al massimo della potenzialità e senza alcuna interruzione, appare totalmente irrazionale e immotivato che ciò sia richiesto con la prestazione ininterrotta di uno stesso equipaggio. Laddove tale turnistica di lavoro è stata adottata, come a Genova o a Venezia, vi sono partite di "scambio" economiche o di maggior riposo.
Sarebbe stato necessario discutere di una più efficiente organizzazione del servizio, afferma il sindacato, ma una discussione del genere è stata impossibile a causa dell'atteggiamento dell'azienda.
Quanto alla polemica sull'applicabilità al servizio di rimorchio delle norme sulla regolazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, la FILT CGIL afferma che l'obbligo delle prestazioni indispensabili si deve intendere quello limitato alle attività rientranti nel campo d'applicazione della legge 146/90 (approvvigionamento d'energia, prodotti energetici, risorse naturali e beni di prima necessità, servizi marittimi di collegamento con le isole, o trasporto di persone, animali o merci deperibili), ma ne è evidentemente escluso tutto il traffico commerciale che non rientri nelle tipologie elencate. La recente legge 83/2000 aggiunge il principio della "rarefazione oggettiva", cioè l'obbligo di evitare gli effetti di scioperi proclamati da soggetti diversi, in rapida successione, nello stesso bacino d'utenza, ovvero l'obbligo di indicare la durata dell'agitazione, e rimanda la definizione dei servizi indispensabili alle parti, ma non ha innovato il campo d'applicazione. Pertanto per il sindacato il normale traffico commerciale portuale non è tra le attività coperte dalla legge 146/90 e le polemiche sulla legittimità degli scioperi dei rimorchiatori appaiono pretestuose e infondate. |
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