Il container terminal CoNaTeCo (Consorzio Napoletano Terminal Container) del molo Bausan nel porto di Napoli è bloccato da questa mattina dagli autotrasportatori aderenti alla Federazione Autotrasportatori Italiani (FAI), che contestano l'organizzazione del lavoro nel terminal, che definiscono carente. Il Coordinamento FAI protesta perché l'intero onere determinato dal ritardo del posizionamento dei container sugli automezzi viene fatto ricadere interamente sul solo settore dell'autotrasporto dello scalo campano.
Gli autotrasportatori sollecitano da anni il vertice della società terminalistica perché venga fornito un servizio più efficiente, ma affermano di aver ricevuto solo impegni e promesse mai mantenute. Anche l'ultimo incontro con la CoNaTeCo, martedì scorso, è risultato infruttuoso. Per protesta gli autotrasportatori hanno allora bloccato, da questa mattina e ad oltranza, le operazioni nel terminal.
L'accordo nazionale di Genova del 1995, rinnovato lo scorso anno, quantifica i tempi morti di sosta per ogni automezzo in 40.000 lire per ogni ora di ritardo e in circa 400.000 lire il giorno, superate le otto ore di attesa. Gli autotrasportatori napoletani hanno chiesto che nello stesso modo il container terminal CoNaTeCo si accolli i costi diretti e indiretti dovuti alle soste improduttive degli automezzi.
Il Coordinamento FAI ha sollecitato un intervento diretto della presidenza dell'Autorità Portuale, e nel contempo sottolinea la caratteristica civile e propositiva della vertenza, poiché il blocco al molo Bausan non provoca disagi alla viabilità portuale e alla città, né disturba le operazioni commerciali delle altre navi in porto.
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