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Aumento del 19% del traffico merci nei porti russi nel 1999, e del 23% nel primo quadrimestre di quest'anno
I carichi da Iran, Pakistan, EAU, India e Sri Lanka raggiungono i porti del Nord via Caspio bypassando il Canale di Suez
27 maggio 2000
Il sottosegretario russo dei Trasporti, Alexander Lugovets, ha annunciato un incremento del 23% del traffico merci realizzato dai porti nazionali nel primo quadrimestre di quest'anno, rispetto all'equivalente periodo del 1999.
Nel corso di un meeting al quale ha partecipato anche il ministro delle Ferrovie, Lugovets ha analizzato il settore del trasporto merci ed ha detto che i carichi passati nei porti marittimi del paese sono ammontati nel 1999 a 133,1 milioni di tonnellate, con un incremento di 26,2 milioni di tonnellate (19%) sul risultato realizzato nel 1998.
Il ministro ha affermato che nel corso dei trasporti effettuati via mare è stata assicurata la massima attenzione per gli interessi strategici del paese nel Baltico, nel Caspio e nel Mar d'Azov, cercando di incrementare anche la cooperazione con l'Unione Europea e con l'Association of Pacific Economic Cooperation.
Il traffico russo si serve ora molto anche dei porti nazionali del Golfo di Finlandia e della regione di Kaliningrad. Vengono ora instradati verso questi porti merci che provengono dai porti del Baltico e carichi in transito da Iran, Pakistan, Emirati Arabi Uniti, India e Sri Lanka. Questi carichi oltrepassano i porti russi del Caspio bypassando il Canale di Suez e procedono verso Nord per via fluviale. I porti che sono aperti al traffico internazionale e collegati con l'interno del paese attraverso fiumi e canali navigabili sono quattordici.
Nel corso del meeting è stata posta particolare attenzione alla rete di vie di trasporto, e in particolare al sistema ferroviario collegato con i porti.
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