Si è svolta ieri nel centro direzionale dell'Interporto Quadrante Europa di Verona una presentazione promozionale del porto di Ravenna agli operatori scaligeri.
Dopo il saluto del vicepresidente dell'Interporto Giuseppe Signori, sono intervenuti Remo Di Carlo, presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Alberto Squarzina, responsabile Affari Generali, Luciano Valbonesi, presidente della SAPIR, Giovanni Cavalieri, responsabile Relazioni Esterne del Gruppo Setramar e Norberto Bezzi, presidente dell'Associazione Ravennate Spedizionieri Internazionali, che hanno illustrato le caratteristiche e le potenzialità del porto ad una attenta platea, costituita da qualificati esponenti del mondo dell'imprenditoria, della logistica e dei servizi di trasporto.
Signori ha evidenziato il ruolo di nodo centrale svolto dall'Interporto per i traffici tra Italia e Germania, sottolineando tuttavia scarsi collegamenti con i porti; ha auspicato quindi una fattiva collaborazione con il porto di Ravenna al fine di ampliare l'estensione del proprio hinterland.
Di Carlo ha colto l'occasione per lanciare la proposta di una iniziativa comune atta a verificare la fattibilità di un collegamento ferroviario tra Ravenna e Verona, utilizzando le potenzialità della linea Ravenna-Ferrara-Poggio Rusco.
La logistica legata ai prodotti deperibili è stato il tema dell'intervento di Valbonesi, che ha prospettato delle sinergie con il costruendo Polo Agro-Alimentare veronese.
Particolare interesse ha suscitato la notizia dell'ampia disponibilità di aree ancora libere nel porto canale di Ravenna e degli incentivi finanziari finalizzati alla localizzazione di nuovi insediamenti produttivi.
La presentazione veronese fa parte del programma promozionale dell'Autorità Portuale che prevede come prossimo impegno la partecipazione alla Fiera di Posidonia (Pireo) all'inizio di giugno.
Armatori ed operatori logistici, infatti, sono tra i principali "obiettivi" di tale programma promozionale che si prefigge sia di attrarre nuovi traffici e raggiungere nuovi mercati, sia di riequilibrare il divario esistente tra merci imbarcate e sbarcate nel porto, non escludendo l'ipotesi di una attiva partecipazione dell'Autorità Portuale in iniziative legate alla logistica ed all'intermodalità. |
|