Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
18:38 GMT+1
L'ECT di Rotterdam vuol tagliare le spese riducendo il personale, e si scontra con i sindacati
Questa situazione ha determinato il temporaneo abbandono del programma di ristrutturazione dell'impresa
30 maggio 2000
Il terminalista Europe Combined Terminals (ECT) del porto di Rotterdam ha imboccato decisamente una strada di contenimento delle spese, che passa soprattutto nella riduzione di personale realizzata con l'abbandono di alcune attività, cercando di risolvere il problema delle ore di lavoro perdute e sopprimendo tutti i servizi che non rispondono a forti richieste da parte della clientela. Naturalmente questa strada ha portato la società a scontrarsi direttamente con le organizzazioni sindacali, che non accettano sic et simpliciter questa politica di smobilizzo. Sono infatti iniziate estenuanti trattative, che hanno trovato sùbito un ostacolo nel trattamento pensionistico dei lavoratori portuali e nella futura politica d'assunzione di nuovi lavoratori.
Questi previsti e inevitabili contrasti hanno determinato l'abbandono temporaneo del programma di ristrutturazione dell'impresa.
Attualmente l'ECT sta negoziando con la compagnia di navigazione Maersk il trasferimento dei carichi di merci varie tradizionali dal terminal Sealand, che appartiene all'ECT, al nuovo terminal della Maersk, il Maasvlakte Terminal, nel quale l'ECT ha una quota del 33,3%.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore