Le rate di nolo per carichi alla rinfusa, secondo un rapporto del World Bank Group, sono sensibilmente aumentate nel corso del primo trimestre di quest'anno, toccando il più alto livello degli ultimi cinque anni. L'aumento è stato determinato soprattutto dall'accelerata crescita economica, ma gli alti prezzi del bunker fuel hanno reso il mercato più fluttuante. Il Baltic Dry Index (BDI, composto dagli indici Baltic Capesize, Baltic Panamax e Baltic Handy), che a fine marzo era a quota 1660, rappresentava un incremento del 26% su quello della fine del 1999 ed era più alto dell'84% rispetto a quello di dodici mesi prima.
Un esame più accurato dei motivi che hanno portato all'incremento del BDI dimostra che vi è stata una forte ripresa delle spedizioni verso l'Asia orientale di materie prime per produrre acciaio. Di conseguenza i noli delle Capesize hanno seguito l'andamento degli scorsi anni, ma le rate Panamax e Handymax hanno beneficiato dell'espansione economica che si è manifestata in Europa.
L'indice Baltic Capesize per navi da 80.000 tonnellate di portata lorda è risultato a fine trimestre più alto del 25% che a fine 1999, e del 122% che un anno fa. Le rate di nolo per viaggi in Atlantico sono aumentate nel primo trimestre di quest'anno in seguito alla forte richiesta europea di carbone. Le spedizioni di carbone dall'Australia all'Europa hanno registrato un nolo più alto del 33%, a 15,16 dollari la tonnellata, mentre le spedizioni verso la Cina hanno registrato un incremento del 24% a 6,72 dollari la tonnellata.
L'indice Panamax (navi di 50.000-75.000 tonnellate di portata lorda) è salito del 28% nel trimestre ed ha raggiunto quota +72% rispetto ad un anno prima.
Le rate di nolo per viaggi circolari transpacifici hanno totalizzato un incremento del 36% fino a 11.900 dollari il giorno, sia per trasporti di granaglie che per carbone e minerali. Quelle per viaggi circolari in Atlantico sono risultate a fine trimestre di 10.717 dollari il giorno, con un incremento del 31%.
L'indice Handy per navi di minor taglia è aumentato del 23% ed è più alto del 50% rispetto ad un anno fa. Le rate di nolo per l'Europa sono scese leggermente rispetto al forte incremento registrato nel quarto trimestre dello scorso anno, ma quelle a viaggio per l'area del Pacifico sono salite nettamente in seguito alla forte domanda di trasporti di carbone, di minerali, di prodotti forestali e di fertilizzanti.
Le previsioni per quest'anno sono di rate di nolo stabili e al passo con l'incremento dell'economia e per la tenuta nella disponibilità di tonnellaggio, in particolare di un BDI di 1700 per aprile/maggio e di 1600 per ottobre. Non vi sarà alcun indebolimento per il resto di quest'anno.
C'è da considerare anche che quest'anno vi sarà un'ondata di nuovo tonnellaggio, ordinato l'anno scorso, che si abbatterà sul mercato. Si prevede un calo delle rate di nolo più a lungo termine, ma tutto dipenderà dall'ampiezza della domanda, dal numero delle navi inviate alla demolizione e da quelle nuove che verranno immesse sul mercato. |
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