Si è svolta oggi a Palazzo San Giorgio la riunione del Comitato Portuale di Genova, presieduta da Giuliano Gallanti. Nel corso della riunione il Comitato ha proceduto alla conferma nella carica di segretario generale dell'Autorità Portuale di Fabio Capocaccia.
Il presidente Gallanti ha poi presentato ai membri del Comitato il Piano Operativo Triennale, che costituisce la traduzione operativa, per il triennio 2000-2002, delle previsioni contenute nel nuovo Piano Regolatore del porto di Genova.
Piano Operativo Triennale: presentazione
1.- | Il documento di piano che oggi viene presentato all'esame del Comitato costituisce la traduzione operativa, per il triennio 2000-2002, delle previsioni contenute nel nuovo Piano Regolatore del porto di Genova
Non ci si può esimere, a questo proposito, dall'annotare due fatti:
- il lungo iter di approvazione del piano regolatore - ed in particolare i tempi della pronuncia di compatibilità ambientale, in oggi non ancora conclusi - sta provocando un ritardo sempre più pesante nella sua attuazione.
Il porto e la sua economia ne escono pesantemente penalizzati. Il Piano Operativo sconta inevitabilmente questi ritardi, tanto è vero che i lavori previsti per il 2000, per i quali sono già disponibili i finanziamenti, potranno essere consegnati solo verso la fine dell'anno sempre che si pervenga nel frattempo alla definitiva approvazione del piano. - se guardiamo poi ai profili formali, è evidente che ci stiamo accingendo ad esaminare il programma di attuazione di un piano tuttora in itinere, sul quale deve ancora intervenire la pronuncia di compatibilità ambientale e la definitiva approvazione della Regione.
Stiamo quindi, dando peraltro esecuzione ad una disposizione della legge 84 che fa obbligo al Comitato di approvare "entro 90 giorni dal suo insediamento, su proposta del presidente, il Piano Operativo Triennale", anticipando i tempi rispetto all'iter di approvazione. Ne' potremmo d'altro canto agire diversamente, posto che il motore del Piano Operativo, nei prossimi anni, è costituito proprio dalle scelte di piano del nuovo strumento regolatore del porto di Genova.
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2.- | Venendo ai principali contenuti del Piano Operativo:
- l'aggiornamento delle previsioni di traffico, effettuato in relazione alla situazione di difficoltà verificatasi l'anno scorso nei mercati internazionali, conferma le linee di tendenza indicate dal Piano Regolatore portuale per gli anni 2001 e 2002, con traguardi che alla fine del triennio possono essere così sintentizzati:
- traffico containerizzato: 1.850.000 teus (+615.000 teus) - traffico convenzionale: 7.900.000 tons (+1.250.000 tons) - rinfuse alimentari: 640.000 tons (+340.000 tons) - rinfuse secche: 2.720.000 tons (+500.000 tons) - passeggeri: 2.850.000 Px (+160.000 Px) - il programma di investimenti che il Piano Operativo propone, ammonta nel triennio ad oltre 400 miliardi di lire, finanziati con risorse pubbliche dello Stato, dell'Unione Europea e dell'Autorità Portuale, alle quali dovranno accompagnarsi i programmi di investimento delle aziende terminaliste e più in generale degli operatori privati.
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3.- | Nel corso del triennio verranno pertanto posti in attuazione:
- il programma di completamento del sesto modulo del terminal di Voltri, il cui primo lotto funzionale sarà operativo alla fine del triennio;
- il programma di riassetto del bacino portuale di Multedo, con l'apprestamento del nuovo polo alimentare e la ristrutturazione dei pontili per il traffico petrolifero;
- i previsti riempimenti nel bacino di Sampierdarena, con la conseguente realizzazione del nuovo terminal di ponente e della prima fase del progetto di espansione verso sud del terminal contenitori di Calata Sanità;
- il riassetto dell'ambito interessato al traffico delle rinfuse, tra Ponte Idroscalo e Ponte San Giorgio con il previsto riempimento di Calata Concenter;
- i programmi di risagomatura delle banchine e di espansione degli spazi destinati al traffico passeggeri nel Porto Antico;
- gli interventi di razionalizzazione e di potenziamento previsti dal Piano Regolatore nell'area delle riparazioni navali, i quali assumono anche uno specifico rilievo in previsione del G8 che si svolgerà a Genova nel prossimo anno;
- una complessa risistemazione dell'intero sistema della viabilità stradale e ferroviaria portuale del bacino di Sampierdarena e del Porto Antico, che in particolare prevede:
- la rifunzionalizzazione della sopraelevata portuale, a partire dal varco di San Benigno, ed il suo prolungamento fino al nuovo distripark di Cornigliano;
- la completa ristrutturazione della viabilità stradale a raso, anche ai fini della necessaria realizzazione di adeguate zone di accumulo dei mezzi commerciali all'ingresso dei terminal portuali;
- la ristrutturazione e l'automazione della dorsale ferroviaria portuale, nelle sue connessioni orizzontali fra il parco di Fuori Mura e San Benigno;
- la rifunzionalizzazione del sistema della viabilità e delle aree di parcheggio al servizio del traffico passeggeri nella zona tra Ponte dei Mille e Ponte Andrea Doria.
- gli interventi preordinati alla realizzazione in Val Polcevera del nuovo autoporto destinato alla sosta dei mezzi pesanti, al servizio del bacino di Sampierdarena e del nuovo distripark di Cornigliano.
- nel settore dei servizi, oltre agli interventi di ammodernamento della rete ferroviaria portuale, il Piano prevede la realizzazione della piattaforma ecologica e la ricollocazione delle attività di bunkeraggio, in conformità alle indicazioni di Piano Regolatore Portuale, mentre già quest'anno sarà messo a regime il nuovo sistema di comunicazione telematico che collega fra di loro tutti gli attori della vita portuale.
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4.- | Un fattore centrale, nella strategia delineata dal nuovo Piano Regolatore portuale, è rappresentato dallo sviluppo delle attività logistiche. Nei prossimi anni verranno poste le premesse per dotare il porto di Genova di quelle indispensabili strutture di offerta di servizi logistico - distributivi rappresentate dai distripark di Voltri, di Cornigliano e di Multedo.
La prima fase del distripark di Voltri sarà resa operativa già nel 2001 mentre l'obiettivo è di traguardare il 2005 per l'entrate in servizio del distripark di Cornigliano, oltre che di promuovere ogni utile iniziativa assieme agli operatori privati interessati, finalizzate alla riconversione produttiva delle aree dismesse di Multedo in funzione nel nuovo polo alimentare.
Il Documento di Piano ha inteso inoltre sottolineare l'importanza delle azioni volte a proiettare il porto di Genova nel mercato esterno della logistica, sia attraverso l'acquisizione di partecipazioni in strutture già esistenti ed attrezzate con depositi e magazzini, che con investimenti finalizzati alla realizzazione di infrastrutture e sistemi da dedicare a servizi accessori alla movimentazione della merce.
Il ruolo che al riguardo può essere individuato per l'Autorità Portuale è quello di "agenzia" di promozione e di sviluppo delle attività logistiche e più in generale delle attività accessorie o strumentali rispetto ai propri compiti istituzionali, chiamata a dare impulso ad iniziative miste nelle quali il pubblico ed il privato possano trovare un utile terreno di collaborazione. |
5.- | Quello tracciato è dunque un programma complesso, che richiede certo un forte impegno di coordinamento interno di tutte le nostre strutture, ma anche il verificarsi di alcune fondamentali precondizioni sulle quali ho già avuto modo di richiamare l'attenzione del Comitato in sede di discussione dell'ultimo Conto consuntivo della nostra Amministrazione.
Le considerazioni svolte nel documento in ordine alla pianificazione delle risorse finanziarie necessarie a dare esecuzione alle scelte di Piano, dimostrano puntualmente quanto abbiamo in ripetute occasioni sostenuto circa l'esigenza di dotare le Autorità Portuali di risorse autonome da destinare allo sviluppo del porto: l'obiettivo è infatti quello di incrementare la quota di autofinanziamento dall'attuale 10 per cento al 30 per cento circa, attraverso l'integrale devoluzione delle tasse portuali, ciò che consentirebbe di porre in atto una strategia di pianificazione di più lungo periodo e di più efficace attuazione sotto il profilo della realizzabilità e della tempestività degli interventi.
L'altra fondamentale precondizione è rappresentata dalle condizioni al contorno, soprattutto infrastrutturali, nel contesto delle quali il porto di Genova si colloca.
Tra pochi mesi il Governo ed il Parlamento saranno impegnati a presentare e ad approvare la nuova legge finanziaria per l'anno prossimo.
Ritengo necessario che, anche in relazione ai progetti che il porto di Genova è in grado di realizzare, la prossima finanziaria promuova un adeguato finanziamento che assicuri il più tempestivo inizio dei lavori per il terzo valico ferroviario e per i connessi interventi sul nodo di Genova, in modo da evitare il perpetuarsi di una situazione di scollamento fra la progettualità portuale e quella delle infrastrutture di collegamento con il mercato naturale del porto. |
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