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Il ministro olandese dei Trasporti propone di eliminare l'obbligo di pilotaggio per le navi lunghe meno di 100 metri
Secondo un'associazione di piloti, se la misura verrà adottata verrà persa nel settore quasi la metà dei 580 posti di lavoro
15 luglio 2000
Il ministro olandese dei Trasporti, signora Netelenbos, ha proposto l'abbandono dell'obbligo del pilotaggio per le navi lunghe meno di 100 metri (attualmente il limite è di 60 metri).
L'annuncio ha messo in allarme l'associazione dei piloti Loodswezen, che ha calcolato una perdita di quasi 300 dei 580 posti di lavoro del settore. Ma il ministro Netelebons ha detto che non è il caso di preoccuparsi, perché circa 200 piloti già quest'anno dovranno andare in pensione.
L'associazione dei piloti però insiste perché l'entrata in porto e l'ormeggio di una nave lunga 100 metri in un piccolo porto necessita dell'assistenza da parte di un pilota. Senza contare che la penuria di marittimi nazionali fa sì che ora sulle navi vengano impiegati equipaggi poco esperti, che possono creare pericoli se le navi non vengono condotte nei porti da mani esperte.
La politica del ministero dei Trasporti tende a rendere i porti olandesi più concorrenziali, tenendo conto che per le unità di grandi dimensioni le tariffe di pilotaggio sono molto elevate. Eliminando una parte dei piloti forse queste tariffe potranno essere ridotte.
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