CargoLifter CL 160, dirigibile per trasporto di carichi voluminosi e superpesanti

Nell'area di un vecchio aeroporto militare situato a Brand, a circa 60 km a Sud di Berlino, la società CargoLifter AG ha iniziato a costruire nel maggio del 1999 un hangar lungo 340 metri, largo 210 e alto 107. I lavori, il cui costo è di 155 milioni di marchi, termineranno nel prossimo autunno. Un hangar delle stesse dimensioni viene costruito negli Stati Uniti.

Gli hangar serviranno per la manutenzione e la revisione dei dirigibili CargoLifter CL 160, progettati e realizzati dalla CargoLifter per il trasporto di merci. Un modello in scala ridotta del dirigibile è stato ammirato con curiosità alla recente esposizione universale di Hannover.

Il prototipo del CargoLifter CL 160 sarà terminato alla fine del 2001 e la costruzione in serie - quattro esemplari ogni anno - inizierà nel 2004. Intanto la società sta per acquistare lo Skyship600, un dirigibile atto alla formazione dei piloti.

Il dirigibile sarà lungo 260 metri ed avrà un diametro di 65 metri. Conterrà 550.000 metri cubi d'elio non infiammabile ed avrà una velocità di circa 90 km/h con un'autonomia di 10.000 km ad un'altezza media di 1.500 metri (massima 2.000 metri). La propulsione sarà assicurata da turbine a gas. Potrà trasportare 160 tonnellate di carico in una "stiva" lunga 50 metri , larga 8 e alta 8.

La CargoLifter AG riunisce 300 collaboratori, nella maggior parte esperti mondiali del settore del "più leggero dell'aria", della logistica e dell'industria aeronautica e spaziale. Il capitale della società è di 330 milioni di marchi distribuito tra 16.000 azionisti. Mentre la società ha già previsto un aumento di capitale di 250 milioni di marchi, è in attesa di essere quotata alla Borsa di Francoforte.

Il servizio che verrà svolto dai dirigibili CargoLifter CL 160, secondo i promotori dell'iniziativa, avrà le caratteristiche di una "gru volante" capace di sollevare carichi superpesanti e molto voluminosi praticamente dal luogo di produzione e di depositarli, senza scalo, nei luoghi di destinazione sprovvisti di infrastrutture di ricevimento. E' un concetto che risponde all'esigenza di molte industrie di consegnare macchinario completo o quasi interamente assemblato in spazi poco accessibili ai mezzi tradizionali, potendo atterrare in uno spazio non più grande di un campo di calcio. E' un mezzo di trasporto che in certi casi avrà possibilità di gran lunga superiori a quelle del trasporto terrestre o marittimo.

Potrà essere anche impiegato per operazioni umanitarie o in prossimità di luoghi teatro di catastrofi naturali.

Ma l'impiego per cui è stato progettato è quello del trasporto di carichi commerciali voluminosi, un settore in piena evoluzione.