In calo gli utili realizzati da Grandi Navi Veloci nel primo semestre di quest'anno

Il consiglio d'amministrazione della compagnia di navigazione Grandi Navi Veloci Spa (gruppo Grimaldi), riunitosi oggi a Genova, ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2000.

I ricavi della gestione caratteristica hanno raggiunto i 127 miliardi di lire, con un incremento del 62% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il margine operativo lordo mostra un risultato positivo di 16,8 miliardi di lire rispetto ad un risultato negativo di 3,5 miliardi di lire del primo semestre 1999. Questo forte miglioramento - rileva una nota della compagnia - è stato conseguito malgrado un ulteriore forte aumento del costo del combustibile, il cui prezzo medio è salito del 108,5% rispetto al corrispondente periodo del 1999.

Il risultato operativo, negativo per 2,4 miliardi di lire rispetto ai 12,7 miliardi di lire dello stesso semestre 1999, mostra un miglioramento di oltre 10 miliardi di lire pur avendo scontato maggiori ammortamenti per circa 9 miliardi di lire.
L'utile prima delle imposte risulta negativo per 10,2 miliardi di lire rispetto ai 13,9 miliardi dello stesso semestre dell'anno precedente.

Tali risultati - sottolinea GNV - vanno considerati alla luce della forte stagionalità del business in cui opera la società, il cui utile di esercizio si realizza tipicamente nella stagione estiva e quindi nel secondo semestre dell'anno.

Dal punto di vista commerciale nel primo semestre 2000 si registra un notevole progresso rispetto allo stesso periodo del 1999.
I passeggeri trasportati nel corso del semestre hanno infatti raggiunto le 320.000 unità con un incremento del 146% rispetto alle 130.000 del primo semestre '99, il numero di auto al seguito è cresciuto a 89.700 unità (+137%) rispetto alle 37.700 unità del primo semestre '99 mentre i veicoli commerciali hanno raggiunto i 946.00 metri lineari (+38%), rispetto ai 684.000 del primo semestre '99.

Il cda di Grandi Navi Veloci ha inoltre preso in esame ed approvato l'opportunità di effettuare un'emissione obbligazionaria per diversificare le fonti di approvvigionamento di capitale e per finanziare gli ulteriori impegni previsti e prevedibili. In merito è stato deciso di convocare un'assemblea straordinaria per delegare all'organo amministrativo la facoltà di emettere, entro i prossimi cinque anni, un prestito obbligazionario non convertibile - in una o più tranche - di importo massimo pari a quanto consentito dalla legge.