Il Parlamento europeo ha approvato nei giorni scorsi i rapporti sul pacchetto legislativo proposto dalla Commissione sul controllo delle navi nei porti degli Stati membri, sulle società di classificazione e sulla progressiva interdizione dell'ingresso delle petroliere a scafo semplice nei porti europei, con calendario simile a quello deciso negli Stati Uniti.
Le misure proposte dalla Commissione nello scorso marzo contengono sostanziali modifiche della direttiva esistente sul controllo delle navi: bandire dai porti europei le navi di bandiere di convenienza che risultino substandard; ispezione obbligatoria di tutte le navi a rischio che entrano nelle acque europee, tra cui le petroliere di età superiore ai quindici anni. Queste misure s'aggiungono ad un sistema che prevede l'attribuzione di un certo numero di punti alle navi in funzione a diversi criteri (età, bandiera, fermate precedenti, ecc.). Le navi con punteggio più alto dovranno essere ispezionate prioritariamente.
Quanto alla direttiva sul controllo delle navi nei porti europei, il Consiglio si è accordato su un progetto di posizione comune, che è al di qua delle proposte della Commissione che ha pubblicamente annunciato che non accetterà un accordo che renda i controlli più efficaci e obbligatori a partire da un coefficiente di punteggio troppo elevato, come desidererebbero certi Stati dell'UE. In effetti, in tale ipotesi il numero dei controlli passerebbe da 6000 navi (proposta della Commissione) a 3000 (accordo del Consiglio). Il Parlamento ha appoggiato pienamente la proposta della Commissione, che chiede al Consiglio di fare uno sforzo significativo su questo punto, riavvicinandosi alla posizione del Parlamento europeo.
Circa la proposta di regolamento sulle petroliere a doppio scafo gli Stati membri si sono accordati su un approccio comune in seno all'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), al fine di tentare di far adottare misure simili a quelle volute dall'UE.. Il calendario stabilito dall'IMO prevede la possibilità d'eliminazione delle navi a scafo semplice a partire dal 2003 ed entro il 2015. La Commissione aveva proposto l'applicazione di questa misura a tutte le petroliere di oltre 600 tonnellate, il Consiglio a quelle di oltre 5000 tonnellate e il Parlamento a quelle di oltre 3000 tonnellate. Per raggiungere un accordo la Commissione potrebbe accettare la proposta del Parlamento. E' stato comunque ribadito che è necessario che i lavori dell'IMO e quelli della Comunità procedano parallelamente, al fine di poter adottare all'adozione finale del regolamento immediatamente dopo la riunione dell'IMO del prossimo aprile. |
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