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Oltre metà del traffico attraverso la Manica passa nel "chunnel"
Il porto di Calais, che registra i maggiori volumi di merci e passeggeri tra Francia e Gran Bretagna, nei primi dieci mesi di quest'anno ha subito diminuzioni in tutti i settori di traffico
19 dicembre 2000
Nello scorso ottobre il traffico di auto nel porto di Calais (-2,74%) e quello di merci (-10,72%), costantemente in calo, sono il segno inequivocabile che il "chunnel", il collegamento ferroviario sotto la Manica, ha ormai superato la metà di quanto offre il mercato. Anche i passeggeri sono diminuiti (1.238.041, -6,53%) rispetto all'ottobre dello scorso anno, ma questo calo è stato in parte spiegato con la cessazione dei servizi degli hovercraft.
Nei primi dieci mesi dell'anno, con 13.077.222 passeggeri, questa corrente di traffico ha subito un decremento del 12,68%. Le auto al seguito sono di conseguenza calate del 15,97%. Quanto ai veicoli commerciali, il traffico ha mostrato una diminuzione del 4,76% (1.098.799 unità di carico rispetto a 1.153.747). Complessivamente il traffico merci da Calais per la Gran Bretagna, con 25.547.290 tonnellate, è sceso del 9,63%.
Anche il trasporto via traghetto delle auto nuove di fabbrica è risultato sensibilmente in calo. L'importazione di auto della PSA è scesa da 24.388 (10 mesi) a 21.415, mentre le auto esportate sono passate da 120.547 a 111.289.
Rimane al porto francese una speranza: l'analista britannico Peter Wild ha affermato che entro il 2005 il traffico attraverso la Manica di auto al seguito aumenterà del 25%. Il porto di Calais potrebbe aggiudicarsene buona parte, con l'aiuto delle compagnie che effettuano servizi traghetto, che dovrebbero rinnovare le loro flotte.
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