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Si intensificano gli atti di pirateria negli Stretti di Malacca
Lo scorso mese quattro navi sono state assaltate da piccole imbarcazioni armate con razzi-granata
6 gennaio 2001
Nel suo ultimo rapporto il Piracy Reporting Centre dell'IMB, che ha sede a Kuala Lumpur in Malaysia, ha rilevato un crescente numero di atti di pirateria negli Stretti di Malacca, in particolare nell'area di coordinate 01-02N / 101-103E. La zona a maggior rischio è quella entro 25 miglia dalla coordinata 02N-102E, dove sembra agire una banda armata che ha ripetutamente attaccato diverse navi. I marittimi di alcune unità giunte a Davao nelle Filippine hanno denunciato attacchi condotti con l'utilizzo di razzi-granata lanciati da piccole imbarcazioni. Lo scorso mese quattro navi sono state oggetto di tali assalti.
Ma gli attacchi alle navi non si sono verificati solo in mare aperto. Molte unità ormeggiate o all'ancora in numerosi porti del subcontinente indiano e della penisola indocinese sono state prese di mira dai pirati
Atti di pirateria si sono verificati nelle scorse settimane anche nella parte meridionale del Mar Rosso e nelle acque somale. In particolare il Piracy Reporting Centre consiglia alle navi di mantenersi a 50 miglia, o ancor meglio a 100 miglia dalle coste della Somalia.
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