La Commissione Europea ha proposto oggi che l'Unione Europea firmi il protocollo sui Trasporti della Convenzione per la protezione delle Alpi. Secondo la Commissione infatti, una volta entrato in vigore, questo protocollo dovrebbe costituire, insieme all'accordo UE-Svizzera sui trasporti terrestri del giugno 1999, una solida base di una politica sostenibile dei trasporti nell'area alpina su cui lavorare per la prossima revisione degli orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti e per la redazione del nuovo Libro Bianco sulla politica comune dei trasporti.
«I trasporti nella regione alpina sono una delle questioni più delicate a livello ambientale in Europa - ha detto Loyola de Palacio, vicepresidente della Commissione e responsabile per l'Energia ed i Trasporti - la regione alpina deve conciliare le opposte necessità di conservare un ambiente naturale unico e la sua posizione economica strategica in un punto di incrocio degli scambi europei. Con la firma e una rapida applicazione del protocollo sui trasporti della Convenzione alpina la politica comunitaria disporrà di migliori strumenti per rispondere alle aspettative delle popolazioni locali».
Obiettivo della Convenzione alpina, adottata nel 1991 dai paesi alpini e ratificata dalla Comunità europea, è di conservare e proteggere le Alpi mediante misure che comprendono protocolli specifici in settori quali la difesa del suolo, la gestione delle acque, il turismo, la gestione dei rifiuti e i trasporti. Il protocollo sui Trasporti, uno degli elementi fondamentali della Convenzione, è stato concordato alla fine del mese di maggio 2000 dall'Austria, dalla Francia, dalla Germania, dalla Svizzera, dal Liechtenstein, da Monaco, dalla Slovenia, dall'Italia e dalla UE. Il protocollo è stato depositato per la firma delle parti contraenti, tra cui la UE, in occasione della Conferenza ministeriale della Convenzione alpina, svoltasi a Lucerna il 30 e il 31 ottobre scorsi (inforMARE del 31 ottobre 2000).
L'obiettivo del protocollo è di stabilire principi e regole specifiche per tutti i modi di trasporto, per garantire la mobilità sostenibile e la protezione dell'ambiente nell'area alpina. Tali misure dovranno mirare a ridurre il volume del traffico e i rischi da esso presentati ed a trasferire una quota maggiore dei trasporti, soprattutto di quelli di merci, verso la ferrovia mediante la creazione di infrastrutture adeguate.
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