Le Camere di Commercio italiane e francesi hanno chiesto ai rispettivi governi che, in occasione del vertice franco-italiano che si terrà a Torino il prossimo 29 gennaio, venga assunta una decisione irreversibile in favore del collegamento ferroviario transalpino ad alta capacità Lione-Torino.
Un documento che spiega le ragioni della necessità di una scelta definitiva è stato consegnato in questi giorni ai ministri dei Trasporti dei due Paesi. L'iniziativa è delle Unioni regionali di Piemonte, Lombardia e Liguria e della Chambres régionales di Rhône-Alpes e Provenza, Alpi, Costa Azzurra e Corsica, riunite nel Comitato Promotore del Corridoio plurimodale, sistema integrato di trasporto ovest-est a sud dell'Europa. Uno dei segmenti è appunto rappresentato dal quadrilatero Marsiglia - Lione - Torino - Milano - Genova. Presidente del Comitato è il leader di Unioncamere italiana e della Camera di Commercio di Milano, Carlo Sangalli.
La tragedia del Monte Bianco e il recente blocco totale dell'A8 fra Ventimiglia e Mentone - si legge nel documento - hanno dimostrato la fragilità delle comunicazioni attraverso la frontiera franco-italiana. Questa debolezza non può essere compensata dal solo asse del Fréjus, già saturo. Inoltre, in base alle previsioni di traffico delle merci attraverso le Alpi franco-italiane e la Svizzera - 80 milioni di tonnellate/anno nel 1999, che saliranno a 200 milioni nel 2025 - si stima che né i futuri collegamenti ferroviari alpini in costruzione attraverso la Svizzera, né la modernizzazione della rete esistente giustifichino un ulteriore ritardo nella decisione di realizzare dal 2001 il collegamento transalpino attraverso la Maurienne e la valle di Susa.
Le Camere di Commercio al vertice di fine gennaio chiedono una decisione irreversibile e che siano definiti concretamente gli itinerari, le date di entrata in servizio, le modalità di funzionamento, una politica degli attraversamenti alpini che integri gli aspetti intermodali, regolamentari, fiscali e tariffari nel rispetto dell'ambiente e delle valli alpine.
Inoltre le Camere di Commercio italiane e francesi ricordano che la decisione sulla Lione-Torino deve essere inquadrata nel problema globale dei collegamenti franco-italiani. Per questo sono indispensabili decisioni operative su altri due assi: quello litorale, con il miglioramento del collegamento ferroviario Genova - Ventimiglia - Nizza - Marsiglia e con lo sviluppo del cabotaggio marittimo tra i porti di Genova, Savona, Nizza, Tolone e Marsiglia, e quello trasversale Nizza - Cuneo - Torino. Questo secondo asse - secondo gli enti camerali - è fondamentale per le relazioni tra le aree di Nizza e di Torino. Nell'immediato è inoltre necessario migliorare il collegamento ferroviario Nizza-Cuneo e rendere accessibile ai mezzi pesanti il tunnel di Tenda.
Il documento inviato ai governi, per la parte italiana, porta le firme di Renato Viale, Paolo Odone, Vico Valassi e Carlo Sangalli.
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