Il premier russo Vladimir Putin ha avuto questa settimana a Seul una serie di incontri con i vertici governativi e istituzionali della Corea del Sud. Uno dei temi chiave delle discussioni è stata la costruzione di una linea di collegamento tra la ferrovia transiberiana e la rete ferroviaria nazionale sudcoreana, stesa sul territorio della Corea del Nord. Un argomento di estremo interesse per entrambi i Paesi. La Russia intravede infatti la possibilità di rivitalizzare l'economia delle proprie terre orientali offrendo loro uno sbocco a mare attraverso i porti della Corea. La ferrovia permetterebbe invece a Seul di ridurre i tempi di transito delle merci provenienti o destinate all'Europa, dotandosi di un'alternativa efficace alla via marittima.
Il sottosegretario russo alle Ferrovie, Aleksandr Tselko, ha detto che l'inoltro per via ferroviaria di un container da Pusan ad Amburgo attraverso la linea che collega il porto sudcoreano con la città di Sinuiju, sul confine con la Cina, costa 1.344 dollari. Tale cifra scenderebbe a soli 889 dollari se il trasporto venisse effettuato su una linea che da Pusan, passando per la città sudcoreana di Wonju, si congiungesse con la ferrovia transiberiana. Il sottosegretario aveva tra l'altro recentemente dichiarato la disponibilità, anzi l'assoluto favore della Corea del Nord proprio in merito alla realizzazione del progetto del collegamento tra la ferrovia Seul-Wonju e la transiberiana. Tra breve dovrebbero essere avviate apposite trattative fra le tre nazioni.
Nel corso degli incontri di questa settimana il ministro russo alle Ferrovie, Nikolai Aksyonenko, ha affermato che il progetto potrebbe essere realizzato in due anni.
Dopo il recente riavvicinamento delle due Coree, il collegamento ferroviario è ora considerato da Mosca e Seul se non probabile, almeno possibile.
Il presidente sudcoreano Kim Dae-jung si recherà in visita in Russia nel prossimo aprile.
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