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Lo scorso anno il porto di New York - New Jersey ha oltrepassato quota 3 milioni di teu
L'Italia, con un traffico di 1,4 milioni di tonnellate, è risultata la prima nazione per le importazioni attraverso il porto statunitense. La Cina (614.000 tonnellate) è risultata invece in testa alla graduatoria delle esportazioni
13 marzo 2001
Anche per il porto di New York - New Jersey il 2000 è stato un anno ricco di primati. Lo scalo statunitense ha infatti movimentato per la prima volta oltre tre milioni di teu, totalizzando 3.006.493 container da venti piedi, con un incremento del 6% sui 2.828.895 teu del 1999. Più sensibile è risultata la crescita dei contenitori pieni, che sono stati 2.246.194 teu (+10,8%).
E' stata inoltre superata la soglia dei 5.000 scali: lo scorso anno 5.124 navi mercantili hanno toccato il porto newyorkese, con un aumento del 7,3% sulle 4.777 unità del 1999.
L'Autorità Portuale statunitense ha rimarcato anche l'incremento da parte dello scalo della propria quota nel mercato USA Nord Atlantico, che nel 2000 è stata del 57,9%, contro il 57,4% dell'anno precedente. Il porto ha quindi movimentato un volume di carichi maggiore rispetto a quello totalizzato complessivamente dai primi quattro porti concorrenti.
Nel 2000 il traffico complessivo ha raggiunto 64.819.260 tonnellate, con un incremento del 9,7% sulle 59.059.939 tonnellate del 1999.
Le merci varie sono state 18.755.950 tonnellate (+12% sulle 16.740.780 tonnellate dell'anno precedente). Le importazioni sono state pari a 13.552.230 tonnellate (+10,4%) e le esportazioni a 5.203.725 tonnellate (+16,5%).
Le rinfuse sono ammontate a 46.061.310 tonnellate, con una crescita dell'8,8% sulle 42.319.060 tonnellate del 1999.
Lo scorso anno il porto ha movimentato 564.718 autovetture (+8,8%), contro 519.214 nel 1999. Le esportazioni di auto sono risultate in calo del 25% (36.896 contro 49.348), mentre le importazioni sono aumentate del 12,3%, passando da 469.866 unità nel 1999 a 527.822.
Anche il traffico ferroviario ha mostrato incrementi: ExpressRail ha movimentato 178.002 container (+12,1%).
Nel 2000 il Nord Europa è risultato essere ancora il principale partner commerciale del porto statunitense, con una crescita del traffico complessivo riferito a questo mercato dell'8% (5,8 milioni di tonnellate ed oltre 723.000 teu). Il traffico nei confronti del Far East, dove risulta preponderante quello con la Cina, è stato pari a 4,2 milioni di tonnellate (+14%) e 423.539 teu (+12%). Il volume di traffico da e per l'America Latina è aumentato del 13% (2,2 milioni di tonnellate e 140.278 teu).
Nel computo degli sbarchi, l'Italia è risultata la prima nazione per le importazioni in Nord America attraverso il porto di New York - New Jersey, con un traffico di 1,4 milioni di tonnellate, seguita da Cina, Germania, Francia e Giappone. La Cina, con un totale di 614.000 tonnellate, è risultata invece in testa alla graduatoria delle esportazioni, seguita da Regno Unito, Corea del Sud, Tailandia e Germania.
Nel 2000 i seguenti nove nuovi servizi hanno iniziato a scalare nel porto di New York - New Jersey: India via canale di Suez di Contship-SCI-CMA, linea diretta Genova-NewYork/New Jersey di Cosco-Yang Ming-K Line, Asia via Panama di Cosco-Yang Ming-K Line, Asia via Panama di CMA CGM-CSC-P&O, Asia via Panama dell'Evergreen, Nord Europa della New World Alliance (APL, MOL, HMM), Mediterraneo della New World Alliance, VSA Nord Atlantico della Grand Alliance (Hapag-Lloyd, MISC, NYK, OOCL, P&ON), Asia via Panama della Yang Ming - United Alliance (Hanjin, Senator, Cho Yang).
«Nel 2000 - ha detto il governatore di New York, George E. Pataki - il valore delle merci che sono passate per i nostri terminal portuali è cresciuto a 82 miliardi di dollari, un aumento del 13% sull'attività del 1999. Queste sono cifre colossali, che dimostrano chiaramente l'impatto che il porto ha sull'economia della regione e della nazione». «Questi dati - ha aggiunto il vice governatore di New Jersey, Donald T. DiFrancesco - mostrano come il porto sia il maggior motore economico della regione, procurando oltre 166.000 posti di lavoro e contribuendo con 20 miliardi di dollari all'economia regionale».
«I nostri volumi di traffico stanno crescendo - ha confermato il direttore del porto commerciale, Richard M. Larrabee - e la nostra quota di mercato si sta ampliando. Questi elementi, congiunti con la sottoscrizione di concessioni trentennali da parte dei principali terminal operator, dimostra che la comunità marittima mondiale riconosce nel porto di New York e New Jersey il posto dove fare business sulla costa est del Nord America». «Lo scorso anno - ha spiegato Larrabee - ha rappresentato un punto di svolta per il porto. Abbiamo siglato nuove concessioni per i terminal, abbiamo proseguito nel nostro progetto di dragaggio dei fondali a 45 piedi, abbiamo ricevuto l'autorizzazione federale per portare avanti il nostro programma di dragaggio a 50 piedi e abbiamo completato il nostro piano di riorganizzazione del porto».
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