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Il prossimo 1° maggio verrà liberalizzato in Cina il settore del trasporto marittimo merci e passeggeri
Alle compagnie di navigazione sarà concesso di determinare liberamente le proprie tariffe, in base ai loro costi e alla domanda del mercato
23 marzo 2001
L'industria marittima cinese si aprirà il prossimo 1° maggio al libero mercato. Lo ha dichiarato Lin Junbao, un rappresentante del dipartimento del trasporto marittimo del ministero delle Comunicazioni, all'agenzia governativa cinese Xinhua, spiegando che verranno aboliti i controlli sui prezzi dei servizi marittimi nazionali e l'industria del trasporto marittimi merci e passeggeri diventerà il secondo mercato pienamente liberalizzato dopo quello autostradale.
. I tariffari dovranno però essere resi noti 30 giorni prima della loro entrata in vigore. Se le compagnie marittime cinesi che impiegano le loro flotte in collegamenti internazionali operano necessariamente secondo norme e prassi già prossime a quelle di libero mercato, differente è la situazione per quelle che operano in ambito nazionale, dove un programma per aprire gradualmente il mercato è stato portato avanti negli ultimi tre anni.
L'industria marittima cinese è formata attualmente da oltre 6.000 imprese che nel 2000 hanno trasportato complessivamente 2,3 trilioni di tonnellate di merci e 10,4 miliardi di passeggeri.
Nell'ambito delle iniziative per preparare l'economia e l'industria nazionale all'ingresso nella World Trade Organization, il governo di Pechino ha inoltre annunciato, all'inizio di questo mese, la prossima liberalizzazione delle tariffe sulle sette principali rotte aeree nazionali e il graduale avanzamento del programma di liberalizzazione del settore ferroviario.
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