Oggi il Parlamento e il Consiglio dell'Unione Europea hanno approvato definitivamente la proposta di direttiva della Commissione UE che prevede l'inclusione dei porti nelle reti di trasporto transeuropeo (trans-European networks - TENs). I porti potranno così beneficiare dei finanziamenti previsti per il network. «Grazie a questo accordo - ha commentato il vicepresidente della Commissione UE, Loyola de Palacio - la catena logistica del trasporto è finalmente completa e assicurerà lo sviluppo di una politica comune dei trasporti più integrata: questo è un ulteriore passo verso la promozione dei porti in Europa». Oltre ad essere le porte attraverso cui le merci arrivano o partono dall'Unione - ha aggiunto - «i porti europei sono cruciali per la promozione di una intermodalità autentica: integrandoli nel trans-European networks sarà possibile rivitalizzarli e creare collegamenti con le principali strade, ferrovie e vie d'acqua».
In base al testo approvato, che emenda la decisione n. 1692/96 sulle linee guida comunitarie per lo sviluppo delle TENs, possono essere inclusi nelle reti di trasporto transeuropeo i porti marittimi che hanno un traffico annuo di almeno 1,5 milioni di tonnellate di merci o 200.000 passeggeri e con collegamenti terrestri con le TENs, i porti di navigazione interna con un traffico annuo di almeno 0,5 milioni di tonnellate di merci o un traffico passeggeri compreso tra 100.000 e 199.999 unità dotati di collegamenti terrestri (salvo impossibilità) con le TENs e di infrastrutture intermodali e dedicate al cabotaggio, e i porti regionali, cioè quelli delle isole o che sono situati in regioni remote e offrono collegamenti con queste aree o con le regioni centrali della Comunità. «Questa innovazione - ha spiegato Loyola de Palacio - è una vera opportunità per le aree insulari e periferiche dell'Europa, in particolare per le Canarie, le Azzorre, Madeira o le Antille, che da ora saranno in grado di sostenere il loro sviluppo economico basandosi su questa priorità europea».
Le tre categorie di porti marittimi inclusi nella rete saranno classificate in: categoria A per i porti marittimi internazionali, categoria B per i porti interni e categoria C per i porti regionali situati nelle regioni insulari e periferiche.
I criteri per l'ammissione dei porti nelle TENs approvati oggi sono quelli auspicati dal Parlamento Europeo. Il Consiglio UE infatti aveva inizialmente proposto per i porti marittimi una soglia di traffico annuo di un milione di tonnellate di merci, senza porre alcun obbligo di collegamento terrestre con le TENs. Per i porti interni il Consiglio aveva inoltre proposto un volume di traffico annuo di 300.000 tonnellate di merci.
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