Il Comitato Portuale di Napoli ha delineato oggi la fisionomia futura dell'area crocieristica dello scalo partenopeo. La riunione è stata aperta dal presidente dell'Autorità Portuale, Francesco Nerli, con alcune precisazioni sulla ripartizione dei fondi destinati dalla finanziaria 2001-2002 ai porti italiani: «è ufficiale - ha detto - che al porto di Napoli saranno erogati circa 200 miliardi. Ma la cosa più importante è che tale somma sarà disponibile su programmi e non su progetti. Questo ci consentirà di compiere un'opera finanziaria che dovrà utilizzare le risorse pubbliche in sinergia con quelle private e di far lievitare i finanziamenti pubblici in ragione degli interessi dei privati a contribuire alla realizzazione di infrastrutture che noi, nel corso della revisione del Piano Operativo Triennale e del piano annuale delle opere, riterremo prioritarie».
Il Comitato Portuale ha quindi esaminato il primo punto all'ordine del giorno: la ratifica dell'intesa tra Autorità Portuale, Capitaneria di Porto e Comune di Napoli sulla graduale restituzione della Darsena Acton da parte della Marina Militare. La prima parte già avviata, che prevede l'arretramento del corpo di guardia, l'abbattimento della cancellata che corre lungo via Acton e l'apertura del waterfront alla città, è stata deliberata all'unanimità. «Si tratta - ha precisato Nerli - di ratificare tale ipotesi in modo da renderla operativa e per consentirci di proseguire in questo percorso di restituzione graduale delle parti della Darsena Acton e del molo San Vincenzo insieme agli edifici attualmente occupati dalle forze armate. Lo scopo è rendere fruibile un'area strategica per lo sviluppo turistico del porto e della città».
Sono stati quindi esaminati una serie di progetti. Il primo - che è stato approvato - riguarda la sistemazione della calata Villa del Popolo. Il progetto prevede interventi agli ormeggi 26 e 28 per destinare la banchina alle riparazioni navali. Il costo delle opere, che saranno realizzate con i fondi della legge 413/98, è di quattro miliardi di lire.
E' stato poi valutato e approvato il progetto di prolungamento del molo Bausan. «Un progetto - ha detto Nerli - di grande rilievo perché ci permetterà, entro un anno dall'inizio dei lavori, di adeguare la banchina in modo da far attraccare navi full container di nuova generazione. Perché segnerà l'ammodernamento del porto di Napoli e avvierà il suo riposizionamento sul piano internazionale». I lavori, che a breve potranno essere messi in gara, consistono nell'allungamento di 42 metri della banchina, nel suo consolidamento, e dovranno essere effettuati senza interrompere l'attività del terminalista Conateco, la società che opera sul Bausan. Gli interventi, dell'importo di circa 17 miliardi di lire, dovranno inoltre essere effettuati su due turni di lavoro per garantire la conclusione dell'opera entro un anno dal suo avvio.
Il Comitato ha infine accolto unanimemente la richiesta di Nerli di procedere all'affidamento di uno studio di fattibilità tecnico-finanziaria per la costituzione di una società mista per la gestione della Stazione Marittima. «Noi - ha commentato il presidente dell'ente portuale - abbiamo il compito di fare da sponda al progetto che la città, le sue forze sociali e produttive hanno stabilito. Un progetto che punta a fare di Napoli la capitale di un turismo di qualità e di target medio-alto. Credo che vi siano le condizioni perché Napoli, al pari di Barcellona o di Atene, diventi una grande capitale internazionale del turismo e del turismo crocieristico. La Stazione Marittima deve in quest'ottica rappresentare il corpo centrale di tale ambizioso progetto. Deve soprattutto integrarsi e intrecciarsi con Piazza Municipio, con il nuovo uso degli spazi della Darsena Acton, con la città. Noi dobbiamo, per fare questo, ricomporre la frattura determinatasi cinque anni fa e ridare unità e spessore alle funzioni della Stazione Marittima e della sua area. Lo studio dovrà avere questi obiettivi».
«Lo studio non potrà prescindere - ha precisato l'assessore ai Trasporti della Regione Campania, Ennio Cascetta - dalle prospettive di rendimento dell'iniziativa e dall'individuare in maniera attenta ed analitica gli scenari che sul piano nazionale ed internazionale si potranno determinare nel medio-lungo termine nel settore delle crociere. La Regione per parte sua procederà ad una programmazione del sistema portuale campano e alla stesura di alcune linee guida del settore portuale».
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