La Compagnia Lavoratori Portuali (CLP) di Venezia ha proceduto all'assunzione di 100 giovani operai già in possesso di elevata professionalità che verrà ulteriormente accresciuta con corsi specializzati per settori di lavoro. «Siamo riusciti, anche se gradualmente - ha detto il console della compagnia, Davide Morando - a combattere il vuoto lasciato dal possente "esodo dell'amianto" e nel contempo abbiamo ampliato la gamma di servizi resi all'utenza, avviando nuove attività nel settore del rizzaggio ed in quello, in forte sviluppo, del cabotaggio merci».
I nuovi posti di lavori - ha spiegato la CLP - se da una parte sono in piena sintonia con il rilancio del porto, dall'altra sono caratterizzati dalla piena elasticità di impiego di manodopera al servizio delle molte imprese terminalistiche che operano in area portuale. La Compagnia Lavoratori Portuali - viene specificato - è oggi pronta, in partnership con le maggiori centrali cooperative nazionali ed in accordo con primarie agenzie di lavoro interinale, a candidarsi ufficialmente alla gara di rilievo europeo che sarà prossimamente bandita dall'Autorità Portuale e che introdurrà una più moderna fornitura di "lavoro temporaneo" nel porto di Venezia.
Recentemente è stato reso noto il regolamento ministeriale che definisce l'attività lavorativa portuale. «La Compagnia Lavoratori Portuali - ha commentato il viceconsole Massimo Lovisetto - come rifiuta che il lavoro flessibile sia necessariamente precario, non potrebbe condividere una rigida applicazione del nuovo regolamento ed auspica, al contrario, "un'applicazione intelligente" dello stesso che tenga conto delle esigenze e delle peculiarità della nostra realtà portuale, pur nel rispetto dei principi generali. Da parte nostra siamo disponibili a garantire, contro ogni monopolio, vecchio e nuovo, l'apertura ad altre realtà lavorative. Siamo infatti operando per la costituzione di un nuovo soggetto cooperativo che si candiderà alla fornitura di lavoro temporaneo facendo tesoro dell'esperienza accumulata in questi anni». |
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