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Le società armatoriali sudcoreane incrementano il giro d'affari, ma i conti risultano in rosso
Nel primo trimestre di quest'anno Hyundai, Hanjin e Korea Line hanno mostrato un analogo andamento dei risultati
15 maggio 2001
Nel primo trimestre 2001 la compagnia di navigazione sudcoreana Hyundai Merchant Marine (HMM) ha registrato un passivo netto di 73,6 miliardi di won (56,4 milioni di dollari), contro un utile di 41,5 miliardi di won nello stesso periodo dello scorso anno. Il giro d'affari è ammontato a 1,5 trilioni di won (+21,3%) e l'utile operativo è stato di 155,7 miliardi di won (+17,2%).
Analoga situazione finanziaria per la connazionale Hanjin Shipping, che ha totalizzato nel primo trimestre un fatturato di 1,2 trilioni di won (+24,5%) ed un utile operativo di 101,7 miliardi di won (+340%), riportando però un passivo netto di 99,8 miliardi di won contro un utile netto di 30,2 miliardi di won nei primi tre mesi del 2000.
I dati diffusi dalla compagnia di navigazione Korea Line mostrano un identico scenario: il vettore sudcoreano ha ottenuto una crescita del 76,9% dell'utile operativo, che si è attestato a 24,6 miliardi di won, ma ha registrato un passivo netto di 32,3 miliardi di won, contro un utile netto di 14,3 miliardi nel primo trimestre del 2000.
L'andamento del trimestre finanziario delle compagnie armatoriali sudcoreane è addebitabile - secondo gli analisti - alla debolezza della valuta nazionale nei confronti del dollaro.
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