La Commissione Europea ha trasmesso alla Austrian Airlines e alla Lufthansa, partner dell'alleanza STAR, una comunicazione formale in cui si fa presente che, nella formulazione attuale, il loro accordo di cooperazione eliminerebbe la concorrenza su un grande numero di collegamenti tra l'Austria e la Germania. La Commissione teme che tale accordo privi gli utenti che viaggiano tra i due paesi della possibilità di scegliere una compagnia aerea e porti ad un aumento dei prezzi.
Le due compagnie aeree hanno due mesi di tempo per rispondere alle obiezioni della Commissione. Nel caso in cui non riescano a sciogliere tali dubbi o non forniscano argomenti convincenti, la Commissione non approverà la loro intesa.
Nel dicembre 1999, Austrian Airlines e Lufthansa hanno notificato un accordo di cooperazione alla Commissione UE chiedendo un'esenzione conformemente alle norme europee in materia di concorrenza. L'obiettivo che il vettore austriaco si propone con tale accordo di cooperazione è la partecipazione all'alleanza STAR (inforMARE del 22 settembre 1999). Le compagnie aeree intendono instaurare un'alleanza duratura creando un sistema integrato di traffico aereo basato su una stretta cooperazione nelle attività commerciali, operative e di marketing. Gli accordi riguardano il trasporto passeggeri, la manutenzione, i servizi aeroportuali e l'assistenza a terra. I vettori hanno deciso di coordinare le tariffe e gli orari per tutti i voli mondiali. L'accordo di cooperazione mondiale prevede anche l'accesso reciproco ai crediti frequent-flyer, il code sharing, l'armonizzazione dei livelli dei servizi e l'integrazione delle informazioni. L'integrazione del traffico bilaterale tra l'Austria e la Germania è ancora più spinta in quanto prevede l'istituzione di una joint venture per la condivisione dei profitti e delle perdite.
La Commissione Europea ha rilevato che su quasi tutti e 33 i collegamenti diretti tra l'Austria e la Germania, Austrian Airlines e Lufthansa hanno una quota di mercato congiunta del traffico aereo passeggeri del 100% e, per quanto riguarda i mezzi di trasporto alternativi, su strada o su rotaia, la concorrenza è limitata. Inoltre, benché il mercato del trasporto aereo nella UE sia stato liberalizzato, l'esistenza di forti ostacoli all'entrata nel mercato, come la carenza di bande orarie negli aeroporti principali, il numero elevato delle frequenze garantite dalle compagnie e la fusione di programmi frequent-flyer, impediscono ad altri vettori di partecipare al mercato.
Dopo aver pubblicato l'11 luglio 2000 nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea una sintesi dell'accordo di cooperazione, la Commissione ha ricevuto numerosi reclami sia da parte di singoli che di associazioni di utenti in merito alle tariffe molto elevate dei biglietti aerei per i viaggi tra Austria e Germania. Anche i responsabili del settore turistico austriaco hanno lamentato che le tariffe elevate sul mercato si ripercuotono negativamente sulla scelta di Vienna come destinazione turistica.
Il 4 ottobre 2000, la Commissione ha informato le compagnie aeree, in una lettera in cui esprimeva seri dubbi, dell'impossibilità di concedere un'esenzione conformemente alle norme comunitarie in materia di concorrenza. Successivamente, le compagnie hanno esaminato, insieme ai servizi della Commissione, la possibilità di un ingresso nel mercato da parte di altri vettori per i collegamenti tra l'Austria e la Germania, ma finora - ha rilevato Bruxelles - non è stata trovata alcuna soluzione soddisfacente.
La Commissione ha quindi deciso di procedere ad un'ulteriore fase di indagine mediante l'invio di una comunicazione degli addebiti con la quale ha informato dettagliatamente le parti delle proprie preoccupazioni.
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