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Cantieristica: Seul sta predisponendo delle "contromisure" per contrastare l'azione dell'UE
Il governo asiatico ha definito "irragionevole" la richiesta europea di un aumento dei prezzi delle produzioni navali sudcoreane
29 giugno 2001
Il governo di Seul sta predisponendo delle "contromisure" per contrastare l'azione dell'Unione Europea che, con l'intento di bloccare il dumping esercitato dai cantieri navali sudcoreani avvantaggiati dalle sovvenzioni statali, ha chiesto alla Corea del Sud di obbligare le aziende navalmeccaniche nazionali ad aumentare i prezzi di vendita delle loro produzioni. Richiesta ribadita anche nelle ultime trattative svoltesi a Bruxelles, che hanno avuto con esito negativo (inforMARE del 27 giugno 2001).
Ieri l'esecutivo sudcoreano ha definito "irragionevoli" le richieste europee e tali da far supporre che Bruxelles non vuole lasciare spazio alle trattative ed ha in programma di avviare senza indugio il minacciato ricorso alla World Trade Organization. Il governo asiatico ha inoltre affermato di aver intenzione di individuare, insieme con l'industria navale nazionale, delle "misure" nei confronti dell'Unione Europea.
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