Ci sono voluti cento anni al settore armatoriale italiano per essere riconosciuto come industria. «Negli ultimi anni infatti - ha detto il presidente della Confederazione Italiana Armatori, Paolo Clerici - c'è stato un avvicinamento di Confitarma a Confindustria e viceversa».
Un riconoscimento che viene simbolicamente sancito, in occasione del centenario sia della fondazione di Confitarma che della nascita di Angelo Costa, dalla tavola rotonda "Industria e navigazione nei cent'anni di Angelo Costa, ligure, imprenditore e armatore" che si svolgerà domani al Palazzo Ducale di Genova nell'ambito dell'"Assemblea aperta alla città. Genova: le radici del nuovo sviluppo" organizzata da Assindustria Genova.
Oggi, nella sede degli industriali genovesi, Clerici ha ricordato i principali freni, più volte portati all'attenzione degli ultimi governi, che rallentano il passo dell'industria dell'armamento italiana rispetto alla concorrenza estera. Eccessivo carico fiscale e poca flessibilità dal punto di vista occupazionale (che per l'armamento si traduce anche nelle limitazioni imposte all'assunzione di marittimi stranieri) sono tra i principali punti dolenti sottolineati di comune accordo sia dagli industriali dell'armamento che dagli altri imprenditori. A questi Clerici aggiunge il problema della formazione dei marittimi, sottolineando che in Italia «ci vorrebbero centri di formazione d'eccellenza, ad esempio al nord, al sud e al centro, e non troppi istituti nautici».
Temi e problemi degli armatori saranno discussi nella tavola rotonda in programma domani da Valerio Castronovo, Innocenzo Cipolletta, Aldo Grimaldi, Luigi Orlando, Michele Perini, Andrea Pininfarina, Giancarlo Elia Valori. Sono previsti gli interventi del ministro dell'Interno, Claudio Scajola, e del presidente di Confindustria, Antonio D'Amato.
Il presidente di Assindustria Genova, Stefano Zara, che con Clerici aprirà i lavori dell'Assemblea, ha sottolineato il particolare legame che a Genova ha sempre avvicinato industria e armatori. «Lo shipping - ha detto Zara - è in particolare l'elemento che ha dato maggiore internazionalità alla città». |
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