P&O Ports, la filiale terminalistica del gruppo P&O, ha movimentato nel terzo trimestre di quest'anno 2.611.000 teu, con un incremento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2000. La crescita organica è stata pari al 13%, mentre l'incremento rimanente è stato determinato da nuove acquisizioni. Nei primi nove mesi del 2001 la movimentazione container è stata pari a 7.281.000 teu, con un aumento del 22% (10% organico).
Presentando oggi i risultati dell'attività portuale, il gruppo P&O ha affermato che i tragici eventi dello scorso 11 settembre hanno avuto solo un limitato impatto sul traffico portuale e che il rallentamento dell'economia statunitense aveva già determinato un effetto negativo sugli scambi mondiali. P&O ha comunque annunciato che i risultati del secondo semestre saranno meno rilevanti rispetto a quelli dello scorso anno e ci saranno particolari ripercussioni in uno o due terminal, pur risultando - ha sottolineato il gruppo - significativamente al di sopra del generale tasso di crescita dei traffici. P&O prevede però che il rallentamento della crescita economica mondiale avrà invece un impatto sui risultati del 2002, anche se - è stato specificato - è prematuro valutarne l'entità.
In Asia, nel terzo trimestre, P&O Ports ha ottenuto la concessione per la privatizzazione del container terminal indiano di Chennai, che è stata firmata lo scorso 9 agosto. La relativa società terminalista Chennai Container Terminal Limited è controllata con il 75% dalla P&O, che avvierà la sua attività nel terminal il prossimo 7 novembre. Nell'intero 2001 è previsto in questo impianto un traffico di circa 400.000 teu, con una crescita media negli ultimi cinque anni del 15%. Positiva è risultata la movimentazione nei terminal di Nhava Sheva a Mumbai, di Laem Chabang (terminal LCIT) e di Manila (ATI), anche se quest'ultimo ha registrato un calo del traffico di cereali e di carichi convenzionali. Negativi invece i risultati a Surabaya, in particolare per i traffici nazionali, e a Colombo (SAGT). Nel trimestre il terminal cinese QQCT di Qingdao ha ricevuto due nuove gru.
In America l'attività del New York Passenger Ship Terminal è stata sospesa dopo gli attacchi terroristici dello scorso 11 settembre ed è ora utilizzato dalle autorità statunitensi. P&O ritiene che la normale attività non possa essere ripristinata prima di sei mesi. Sempre in Nord America, lo scorso 19 luglio la P&O Ports e la Maryland Board of Public Works hanno formalizzato il nuovo contratto di sei anni per la gestione del Seagirt and Dundalk Marine Terminals di Baltimora. P&O ha inoltre vinto la gara per il potenziamento del container terminal del porto di Miami, gestito da una società di cui P&O Ports detiene il 25%. Meno soddisfacente l'attività in Sud America, dove il terminal argentino TRP ha registrato risultati analoghi a quelli dello scorso anno.
Nel settore europeo la quota maggiore di crescita - ha specificato la P&O - è derivata dall'attività del nuovo container terminal di Anversa, acquisito lo scorso anno ed ora pienamente operativo. In crescita anche l'attività del Southampton Container Terminal, mentre prosegue secondo i programmi la realizzazione del centro portuale e logistico "London Gateway" a Shell Haven.
In Australia è stata rilevato un incremento della movimentazione e della rispettiva quota di traffici nonostante le difficoltà del mercato. Ricordiamo che nei giorni scorsi P&O Ports ha acquisito l'australiana Smith Bros Terminal Pty Ltd., incrementando la sua presenza nella regione (inforMARE dell'8 ottobre 2001).
Ports
Throughput (TEU '000)
| Q3 |
Year to date |
| | 2001 | | 2000
| | 2001 | | 2000 |
Asia | 1,146 | 1,019 | 3,187 | 2,782 |
Americas | 501 | 412 | 1,453 | 1,099 |
Europe | 625 | 511 | 1,735 | 1,209 |
ANZ | 339 | 298 | 906 | 867 |
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Total | 2,611 | 2,240 | 7,281 | 5,957 |
Nel comparto logistico è stata ritenuta positiva l'attività svolta dalla P&O Trans European, nonostante il rallentamento delle economie europee. Positivi anche i risultati della P&O Cold Logistics, con il solo terminal di Boston bloccato per numerosi giorni a causa delle ripercussioni dell'attacco terroristico negli USA.
Nel settore traghetti P&O Stena Line ha totalizzato nel terzo trimestre sensibili incrementi nel traffico merci, mentre sono risultati in flessione i traffici di autovetture private e di passeggeri. P&O Ferries ha invece registrato un volume di traffico merci analogo a quello del terzo trimestre 2000 ed un lieve incremento dei traffici di autovetture private e di passeggeri.
P&O Stena Line (P&OSL)
Carryings(1)
(´000)
| Q3 |
Year to date |
| | 2001 | | 2000
| | 2001 | | 2000 |
Freight units | 280 | 272 | 841 | 835 |
Tourist vehicles (including coaches) | 537 | 566 | 1,232 | 1,381 |
Passengers | 3,533 | 3,694 | 8,391 | 9,099 |
(1) Carryings include P&O Stena Line's two routes - Dover/Calais and Dover/Zeebrugge
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P&O Ferries (excluding P&O Stena Line)
Carryings(1)
(´000)
| Q3 |
Year to date |
| | 2001 | | 2000
| | 2001 | | 2000 |
Freight units | 327 | 328 | 996 | 994 |
Tourist vehicles (including coaches) | 388 | 382 | 781 | 780 |
Passengers | 1,511 | 1,480 | 3,270 | 3,181 |
(1) Carryings are an aggregation of P&O's other ferry routes around the UK namely North Sea, Irish Sea, Western Channel and Scottish Isles
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