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L'11 settembre ha rappresentato un punto di svolta per l'armamento italiano
Il neo presidente della Confitarma, Giovanni Montanari, ha parlato delle prospettive dell'industria armatoriale a margine della prima "Amos User Conference". Presentata l'intesa RINA - SpecTec
26 ottobre 2001
L'11 settembre ha rappresentato un punto di svolta anche per l'armamento italiano. A margine della prima "Amos User Conference", organizzata dalla spezzina SpecTec (gruppo olandese Xantic) e conclusasi oggi allo Sheraton Hotel di Genova, il neo presidente della Confitarma, Giovanni Montanari, ha detto che prima dei tragici avvenimenti negli Stati Uniti gli armatori italiani «vivevano un momento meraviglioso». I segnali dell'inversione di tendenza sono ancora sporadici, ma «ci sono già richieste di allungamento del ritiro delle navi dai cantieri».
Pur dichiarandosi ottimista per natura, Montanari ha affermato che le ripercussioni dell'attacco terroristico colpiscono l'industria armatoriale nazionale «in un momento particolare, con 120 nuove navi in costruzione». Un sostegno determinante la Confederazione Italiana Armatori lo attende dal governo. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Lunardi - ha specificato Montanari - «deve darci una risposta precisa». Il prossimo 31 dicembre scade infatti la temporanea riduzione degli oneri contributivi, ma il rifinanziamento del provvedimento è una misura vitale per gli armatori italiani. «Chiedo al governo quello che ci era stato promesso - ha ribadito Montanari - cioè il rinnovo dei contributi il prossimo 31 dicembre. Ma ad oggi sulla Finanziaria non ci siamo».
La situazione non è rosea neppure a livello europeo. «Voglio un contatto con Mario Monti - ha confermato Montanari - perché non è possibile continuare a dire "non diamo aiuti"».
Intervenendo alla conferenza, il presidente di Confitarma ha poi affrontato più in specifico i problemi operativi delle flotte italiane, che possono essere risolti in maniera più efficace con un'estesa applicazione dell'informatica, negli uffici e sulle navi. «Ogni giorno - ha ricordato - i comandanti devono dare risposta a 64 problemi burocratici. L'idea è di attrezzare le società in modo da dare risposta a queste questioni dagli uffici».
L'informatica può essere inoltre un mezzo idoneo per rendere omogenei i criteri di valutazione della qualità delle flotte. Nei tre livelli di giudizio - bianco, grigio e nero - «la flotta italiana - ha accusato Montanari - è arrivata al grigio profondo, nonostante l'ampio rinnovamento effettuato. C'è invece da chiedersi perché tutti i paesi nordici siano nella fascia bianca».
Nel corso della mattinata odierna è stato presentato l'accordo di collaborazione tra SpecTec Srl e RINA Spa, società del gruppo Registro Italiano Navale. L'intesa prevede l'affiancamento delle due società in progetti di ricerca e sviluppo. L'attività riguarderà principalmente il settore RAM (Reliability, Availability, Maintainability) nel mondo navale, con lo scopo di migliorare la conoscenza dell'affidabilità dei macchinari nel settore marittimo, l'ampliamento dell'uso dei sistemi PMS (Planned Maintenance Systems) e la creazione di un collegamento tra Amos, il software della SpecTec, e il software del RINA. «RINA e SpecTec - ha detto l'amministratore delegato della società spezzina, Gampiero Soncini - si attiveranno con maggiore incisività presso gli armatori con l'obiettivo di far sì che entro il 2002 tutti gli armatori italiani che si sono dotati di sistema PMS abbiano anche ottenuto la notazione relativa».
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