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Nel 2001 il porto di Rotterdam ha movimentato 315,5 milioni di tonnellate di merci (-2,2%)
«Il peggio - ha detto il presidente della Rotterdam Municipal Port Management, Willem Scholten - deve ancora arrivare»
28 dicembre 2001
Nell'intero 2001 il porto di Rotterdam ha movimentato 315,5 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del 2,2% rispetto al risultato dello scorso anno (inforMARE del 2 gennaio 2001). Il calo è stato determinato principalmente dalla diminuzione del traffico di minerali e rottami, che si è attestato a 39,1 milioni di tonnellate (-13,4%), delle altre rinfuse secche, tra cui sabbia, fosfati e minerali, che è stato di 11 milioni di tonnellate (-4,5%) e delle merci varie, che ha totalizzato 79,8 milioni di tonnellate (-4,9%). In quest'ultimo comparto il traffico containerizzato è ammontato a 62,7 milioni di tonnellate (-3,8%) e, in termini di container da venti piedi movimentati, è stato pari a 6,1 milioni di teu (-2,4%). Poco rilevante l'aumento del traffico di rinfuse liquide, che ha segnato +1,3%, mentre nel settore delle rinfuse secche il traffico di carbone ha segnato il record storico di 24,9 milioni di tonnellate (+6,9%), nonostante le importazioni di carbone in Germania - che costituiscono il principale polmone del comparto - siano risultate in calo nel secondo semestre dell'anno.
Secondo il presidente della Rotterdam Municipal Port Management (RMPM), Willem Scholten, il 2001 è stato nonostante tutto un buon anno: «anche se la flessione dell'economia è giunta più rapidamente di quanto previsto - ha spiegato oggi - il calo globale è stato inferiore a quanto stimato». Scholten si è però dichiarato pessimista riguardo alle prospettive future. «Il peggio - ha detto - deve ancora arrivare. La flessione del traffico container nel secondo semestre si è stabilizzata come previsto. Speravo che il traffico ritornasse a crescita zero o poco più sopra, ma il malessere nel trasporto marittimo containerizzato globale è troppo grande per cancellare l'impatto dell'esodo dei traffici feeder avvenuto nel corso del 2000. L'anno 2002 sarà difficile. Dal punto di vista strutturale, i leader dei mercati continentali, come Rotterdam, Long Beach, Hong Kong e Singapore devono fronteggiare la crescita degli altri porti vicini. Tutti i porti leader stanno perdendo terreno. Inoltre il trasporto containerizzato sta scivolando in un abisso economico, trovandosi a fronteggiare l'eccesso di capacità, ed è in una spirale dei prezzi discendente e deve consolidarsi. La riorganizzazione e l'eccesso di capacità provocano turbolenze e mettono i prezzi sotto pressione, inclusi quelli nei porti. Tuttavia preferisco guardare a lungo termine e ritengo che dovremo continuare ad operare secondo le previsioni fino al 2020. Pensare a lungo termine vuol dire innanzitutto assicurarsi che gli investimenti vengano mantenuti. Ciò è valido non solo per noi e per lo Stato, ma soprattutto per l'industria. Gli investimenti programmati e portati a termine nel 2001 e i progetti in corso, esclusa la percentuale di pertinenza dello Stato, ammontano a poco meno di 5 miliardi di fiorini olandesi (2 miliardi di dollari, ndr). Sono previsti progetti per circa 1,5 miliardi di fiorini, progetti che però sono stati temporaneamente congelati. Il livello di traffico piuttosto stabile, l'elevato livello degli investimenti, le importanti decisioni riguardanti ECT e il secondo Maasvlakte, tutto ciò fa del 2001 un buon anno per il porto di Rotterdam».
Throughput Port of Rotterdam 2001 January - December 2000 and 2001 (provisional figures)
(Source: RMPM)
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