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La Carnival ha tre giorni di tempo per rilanciare la sua offerta di fusione, ribadisce la P&O Princess
Ieri il gruppo crocieristico statunitense aveva chiesto agli azionisti della compagnia britannica di rinviare lo svolgimento della prossima assemblea straordinaria
15 gennaio 2002
Carnival Corporation ha tempo fino al 18 gennaio per ripresentare la propria offerta per la fusione con la P&O Princess Cruises. E' la secca replica della stessa P&O Princess alla richiesta avanzata ieri dal gruppo crocieristico statunitense agli azionisti della compagnia britannica di rinviare lo svolgimento della prossima assemblea straordinaria, in programma il 14 febbraio, in attesa del parere delle autorità antitrust sulla progettata integrazione tra la P&O Princess e la Royal Caribbean (inforMARE del 14 gennaio 2002). La posizione del consiglio d'amministrazione della P&O Princess è stata ribadita in una lettera inviata ieri al presidente dell'Investment Committee dell'Association of British Insurers (ABI), David Rough, dalla Schroder Salomon Smith Barney, financial advisor e joint corporate broker della P&O Princess nell'operazione di integrazione con la Royal Caribbean.
P&O Princess ha giudicato la prima proposta della Carnival insufficiente soprattutto dal punto di vista economico (inforMARE del 17 e 19 dicembre 2001) ed ha chiesto al gruppo statunitense di presentare una nuova offerta entro il 18 gennaio. «Carnival - si puntualizza nella lettera inviata all'ABI - continua a ripetere, ma non ad aumentare, la sua proposta. Naturalmente la posizione contrattuale con la Royal Caribbean non è mutata ed è tuttora impossibile avviare qualsiasi trattativa con la Carnival. L'asserzione della Carnival secondo la quale la sua offerta è superiore, un'asserzione non condivisa dal consiglio d'amministrazione della P&O Princess, è irrilevante».
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