«Incentivare gli autotrasportatori ad andare sul mare», «estendere il secondo Registro al cabotaggio» e «ridurre gli oneri contributivi per gli equipaggi». Sono tre misure che Aldo Grimaldi, presidente del gruppo Grimaldi, ha chiesto al governo per sostenere il trasporto marittimo cabotiero e per far fronte alla concorrenza internazionale, favorita da costi gestionali inferiori. In occasione del battesimo del nuovo cruise ferry La Superba, avvenuto ieri sera nel porto di Genova, Grimaldi ha accusato il governo italiano di aver - con la Finanziaria 2002 - «completamente negletto il settore marittimo». «A che cosa serve parlare di "autostrade del mare" - ha precisato - se non si fa nulla per realizzarle». Il sistema di trasporto cabotiero non è compiuto senza infrastrutture a terra efficienti. Grimaldi ha lamentato anche il «ritardo dei porti italiani dovuto allo scarso finanziamento pubblico», le difficoltà di operatività negli scali portuali, dove «non è consentita l'autogestione». Per evitare la congestione delle città portuali, il presidente del gruppo armatoriale italiano ha proposto anche la creazione «di scali al di fuori dei centri urbani».
L'accorato appello a favore del mondo marittimo e dell'intero settore della logistica di Grimaldi è stato pronunciato di fronte a Pietro Lunardi. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha risposto all'armatore, ma ha sottolineato l'impegno del governo nel redigere un piano per le infrastrutture e nel reperire i finanziamenti che ha condotto, per Genova e la Liguria, al recente accordo quadro con la Regione. Lunardi ha ricordato gli sforzi compiuti in ambito UE per sostenere la cantieristica navale, colpita dal dumping sudcoreano. Un tema toccato nel suo intervento da Gianfrancesco Borgini, presidente dei Nuovi Cantieri Apuania, dove è stata costruita La Superba. Lunardi ha detto che «in questi giorni si sta perfezionando la procedura contro la Corea in sede WTO» e che «da parte italiana si chiedono da tempo misure di carattere difensivo».
Le imprese marittime italiane devono intanto però fare i conti «con navi che navigano al 60-70% della capacità», aveva tuonato in precedenza Grimaldi, chiedendo all'esecutivo centrale di «creare i presupposti per riempire le navi».
Che Grimaldi non abbia dubbi di riempire La Superba, così come ha fatto con le altre navi della Grandi Navi Veloci, la compagnia di cruise ferry del gruppo, lo confermano l'imponenza e le caratteristiche della nave, che testimoniano la fiducia sulle ulteriori possibilità di successo di questo tipo di ferry. La nuova unità, di 50.000 tonnellate di stazza lorda, è lunga 211,5 metri, larga 31,5 metri, alta 33 metri al ponte di comando, e dispone di quattro motori di propulsione per un totale di 67.200 KW (92.000 cv), di una capacità di carico di 2.500 metri lineari di rotabili o 1.000 auto, di 567 cabine e 940 poltrone per una capacità di 3.000 passeggeri.
Una sfida, quella dei cruise ferry, lanciata una decina d'anni fa da Grimaldi, su cui nessuno avrebbe scommesso e che invece si è dimostrata vincente. La nave, il cui nome che rende omaggio alla città di Genova, debutterà con le crociere di Pasqua e del 25 aprile, mentre la prossima estate effettuerà la linea Genova-Olbia-Genova tutti i giorni dal 31 maggio al 30 settembre.
B.B.
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